1454429156501_3066_Tesori1-211x280Naturalmente si tratta dei tesori della Ambasciate e delle Residenze degli Ambasciatori d’Italia all’estero. Una carrellata di tesori e quindi la catalogazione di tutte le opere di otto delle più belle ambasciate italiane in Europa: Berlino, Dublino, Lisbona, Londra, Parigi, Praga, Stoccolma e Vienna. Un attento lavoro scientifico che troviamo nel volume “ “Tesori della Ambasciate” presentato a Roma nel Salone del Ministero in via del Collegio Romano 27- Roma. Il censimento di questi tesori -1280 opere d’arte- appare ora riunito in un libro che è stato presentato al Mibac. Dagli arazzi all’ambasciata di Berlino al teatro siciliano della sede di Parigi, fino alla collezione di palazzo Metternich a Vienna, le ambasciate italiane sono ricche di opere d’arte; un pAMBASCIATA-VIENNA-SALONErezioso strumento di immagine del nostro Paese all’estero, visto che le Ambasciate sono luogo di incontri istituzionali con i massimi vertici del mondo politico, economico, culturale e finanziario dei Paesi di accreditamento. E le Ambasciate d’Italia all’estero sono il primo avamposto delle bellezze del nostro Paese, lo specchio dell’Italia, dell’Italia che è cassaforte di bellezze ac36de6f2f9422bc4ce3180e8ca647fb944cfb1ntiche moderne e contemporanee. Il progetto, sostenuto dalla società Arcus dell’ex ambasciatore Ludovico Ortona, potrebbe presto allargarsi ad altre sedi, anche fuori dall’Europa, come quella di Brasilia, realizzata da Pier Luigi Nervi. Ricco di dati sui palazzi storici che ospitano le sedi diplomatiche italiane, il catalogo di busti antichi, arredi, quadri e arazzi è stato coordinato da Paola Mangia. Certo che tutto ciò che è stato catalogato è ben poco cosa rispetto alle immense ricchezze artistiche del nostro Paese, visto che 47 sono i siti inseriti nella Lista del Patrimonio dell’Umanità, Roma, Firenze, Assisi, Venezia, Siena, Pisa e Napoli. Se poi si percorre l’intera nostra penisola con gli infiniti centri storici – ben 20.000- che sono un bene inestimabile, da Spoleto a Gubbio, da Alessano a Specchia, da Trani a Molfetta, da Rieti a Poggio Mirteto, da Recanati a Loreto, e così via, si possono incontrare 95.000 chiese monumentali, 5600 musei ed aree archeologiche, 1500 conventi, 40.000 rocche e castelli, 30.000 dimore storiche con ben 4000 giardini, 36 mila fra archivi e biblioteche. E non è tutto se possiamo afferarazzo-ambasciataBerlino- uffstampamare che sono ben 11.000 le opere d’arte italiana che si trovano nelle 120  Ambasciate italiane  sparse in tutto il mondo, di cui due terzi addirittura nelle sedi europee. Ora una parte di questo vasto tesoro curato dal Ministero degli Affari Esteri, aveva proprio bisogno di essere catalogato, valorizzato e restaurato; e così è stato con un contributo che grazie ad Anna Della Croce di Dojola, ex ambasciatore a Stoccolma, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e dei Beni Culturali, si è sostanziato il 30 giugno 2011 con un finanziamento di Arcus di 400.000 euro. Fino ad oggi per la verità avevamo libri fotografici sulle rappresentanze diplomatiche italiane all’estero in una collana di otto volumi “Le Ambasciate d’Italia nel mondo” pubblicati tra il 1969 e il 1989 da Maria Pia Fanfani. Ora questa iniziativa relativa al volume “I Tesori delle Ambasciate” a cura di Paola Mangia merita il plauso di tutti gli Storici dell’Arte -me compreso- ; certo questa prima fase ha coinvolto le Ambasciate più dotate, grandi e piccole che siano: Londra, Parigi, Lisbona, Dublino, Berlino, Stoccolma, Vienna e Praga. Per sei di queste la schedatura è stata completata mentre per Stoccolma e Vienna è in fase avanzata. Speriamo che il progetto prosegua, perché è prioritario che i Beni del Paese Italia siano schedati e catalogati e soprattutto siano visti come un Grand Tour.

Carlo Franza

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