foto%202(3)La mostra ha per titolo  “Happy together”, che vuol dire “di buon auspicio”, di buon augurio.  E’ quanto gioiosamente mette in scena  l’artista, il coreano Choi Jeong Hwa, che a dire il veroChoi%20Jeong di creatività ne ha fin troppa. Debbo confessare che gli artisti coreani li ho sempre trovati nuovi e intriganti, mai ripetitivi, o peggio ancora scimmiottanti. Choi Jeong Hwa ha sicuramente dei capitali creativi  che gli danno una piattaforma di lavoro incredibile, per la novità, per il linguaggio, per l’uso dei materiali  e del loro riciclo. ??????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????Non a caso  il coreano era uno dei transformer di una mostra recentemente ospitata al MAXXI di Roma. Perché lui con la plastica costruisce giungle e scenari urbani, dove scolapasta impilati diventano alberi e il tessuto delle coperte usato per riscaldare e rinvigorire  i migranti che attraversano il mare (e finiscono,talvolta,  stremati sulle nostre navi o coste), diventa un gigantesco fiore di loto.

Le foto che potete vedere  rimandano al  Museo Kiasma di Helsinki e  si può notare così come  la plastica  può dare novella  vita e diventare  altra cosa, nuovo oggetto, opera d’arte. In questo caso anche un vivace  lampadario che  sorprende e incanta i visitatori, ma anche altro, anzi una carrellata di oggetti  che paiono  proprio superfuturisti. Sicuramente di questo Choi Jeong Hwa ne sentiremo parlare ancora e  ne avrà certo di che stupirci.

 Carlo Franza

 

 

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