4a4d2fa5b6681edfeb8840717530f0a2457b3e58Il titolo della mostra, “Al primo sguardo”, è sintomatico. Preziose, preziosissime le Collezioni d’arte della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, ricche di più di mille pezzi, che vengono per la prima volta mostrate  al pubblico a Rovigo.

 Per ospitare le circa duecento opere che rappresentano il meglio  della imponente raccolta di pittura e scult63cff51d204dac1fa545eb89797e5ffdbdb638bura sono state scelte due diverse sedi, tra loro vicinissime, ossia  Palazzo Roverella e Palazzo Roncale. 

La prima è la sede della Pinacoteca dei Concordi e di tutte le grandi esposizione d’arte rodigine; il secondo, Palazzo Roncale, sorge dirimpetto al Roverella ed è un grande e storico  palazzo nobiliare rinascimentale, patrimonio della Fonb46ce7407f2e198ead11d1eaa61421a385d31bfbdazione, che ha provveduto al suo completo restauro.  E con questa mostra sarà bene  anche cogliere l’occasione per ammirare gli interni restaurati di questa nobile dimora.

 

La scelta della Fondazione è stata di privilegiare, per questa doppia mostra rodigina affidata alla curatela di Giandomenico Romanelli e di Alessia Vedova, l’ampio corpus di opere riguardanti i due più recenti secoli, l’Ottocento e il Novecento. Per motivi storici e di appartenenza non c’è dubbio che l’interesse maggiore si concentrerà sulla presentazione di un nucleo ancora inedito della Collezione della Fondazione Cassa di Risparmio.

Si tratta dei dipinti riuniti nella collezione di Pietro Centanini, che recentemente l’ha voluta donare alla Fondazione affinché possa mantenersi integra e soprattutto possa essere goduta dalla intera collettività.

 

d171396dc78fbf93c152ec1befefc97c387025c2E’ questa  una raccolta d’arte che unisce ai molti acquisti, ben guidati, che il collezionista Centanini aveva fatto sul mercato, il patrimonio d’arte della sua antica famiglia. Com’è testimoniato dall’esposizione, Pietro Centanini indirizzava le sue scelte soprattutto sugli artisti veneti ma anche, in omaggio alla moglie di origine partenopea, alla scuola napoletana, pur senza altre chiusure eccessive.

In collezione si trovano infatti opere di gradissimo interesse del  Palizzi, di De Nittis, Lega, Ghiglia, Boldini, Fattori, Soffici, Rosai, de Pisis, de Chirico, Guttuso De Chirico, insieme a Zandomeneghi, Milesi, Luigi Nono, Licata, Brass, Barbisan ma anche Utrillo e Chagall.

La Famiglia invece collezionava i vedutisti e i pittori di interni, compresi alcuni magnifici  dipinti del Guardi. Se la Collezione Centanini appare  una novità per tutti, il nucleo maggiore della Fondazione Cariparo non manca di stupire per ricchezza e varietà di contenuto. In esso sono testimoniati ben 5 secoli di storia dell’arte veneta e italiana.

Si passa più puntualmente a Oreste Da Molin, Giuseppe Manzoni e al Cavaglieri, gloria rodigina. Il Futurismo è ben rappresentato da Tullio Crali, mentre il secondo dopoguerra è presente con una sequenza notevolissima di opere. Balzano agli occhi opere di artisti di particolari movimenti, segnale forte per certi collezionisti, e nomi  del gruppo N e dell’optical, con Biasi, Landi, Chiggio Massironi e infine tre opere di Castellani, artista quest’ultimo che nell’estroflesso ha raggiunto vertici altissimi.

 Carlo Franza

 

 

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