imagesMondo, Europa, Italia. Nel mondo, anche l’Europa  tra i continenti e l’Italia come nazione.  Il ministro Franceschini sbandiera ogni giorno in senso positivo la sua riforma dei Beni Culturali e i nuovi direttori che ha preposto alla guida dei diversi musei  del Paese Italia. I risultati non ci sono, alla luce di quanto adesso vi dirò. Bene sono   tre le scale su cui si distribuisce il gradimento espresso images1dai turisti su “TripAdvisor” in merito alle destinazioni dei loro viaggi. Sulla base dei giudizi raccolti ogni anno un algoritmo calcola l’assegnazione dei “Premi Travelers’ Choice” esattamente  divisi in categorie – dalle spiagge agli hotel, dai luoghi di interesse ai ristoranti – a loro volta ordinati in classifiche da venticinque posizioni per il Mondo e l’Europa e in una top ten sul fronte nazionale.

A noi interessa la sezione Musei che, guarda caso,  per il secondo anno consecutivo registra il trionfo del Metropolitan Museum of Art di New York, detto “The Met”. E’  questo il museo meglio amato e più quotato del mondo, a seguire  ecco  un’altra gloria nordamericana,  l’Art Instindex4itute di Chicago. Pensate, non è che Putin e  la Russia  siano da meno perché il  Palazzo d’Inverno ed Hermitage di San Pietroburgo si pongono in bella vista  e raggiungono il terzo posto. Al quarto e quinto posto ecco  il Museo d’Orsay e lo spettacolare Museo Nacional de Antropologia di Città del Messico. Aindexl sesto posto    il Memoriale dell’11 settembre, luogo della storia  di oggi.

E l’Italia? Niente e poi niente. Pensate  è stato sotto gli occhi di tutti l’affitto della Reggia di Caserta per una celebrazione fra privati, un patrimonio gestito in modo pessimo.  E dove sventola il tricolore? In cimages67he posizione  abbiamo i nostri musei?  Bene,  bisogna purtroppo scivolare fino alla sedicesima posizione dove finalmente troviamo  gli Uffizi,  sorpassati dal   Vasa di Stoccolma (decimo) o dal  Museo Nazionale della Seconda Guerra Mondiale di New Orleans (undicesimo). images8C’è solo la nobile e ricca galleria fiorentina (gli Uffizi) a rappresentare l’Italia nella classifica mondiale, per riprendere fiato occorre  puntare il mouse sulla classifica eimages245uropea dove però la top ten sfugge ancora per un soffio perchè gli Uffizi qui diventano undicesimi. E nella top ten europea  la classifica in basso regala invece qualche soddisfazione in più con il piazzamento del Museo Egizio di Torino al sedicesimo posto, della Galleria dell’Accademia al diciassettesimo, dei Musei Vaticani al diciannovesimo e della Galleria Borghese al ventitreesimo. Sul fronte interno, ovvero non mondiale, non europeo, ma nazionale la Galleria degli Uffizi diventa prima scalzando la Galleria dell’Accademia che quest’anno si accontenta della terza posizione. A seguire il Museo  Egizio che, insieme al Museo Nazionale del Cinema è in sesta posizione e al Museo dell’Automobile al nono posto, facendo bella cornice alla città di Torino.
E per finire all’ultima voce appare il MuSe – Museo delle Scienze di Trento. Ecco, dunque, risultati pesantissimi, perché il Ministero dei Beni Culturali è senza vita, lasciano intendere che fanno e invece fanno un bel niente, i dati parlano chiaro. Fatti non parole. Politica seria, politica culturale, senza lasciare in mano ai privati situazioni penosissime.   E dire che siamo il paese con il maggior numero di siti UNESCO e il nostro patrimonio storico e artistico non conosce rivali, ma  -purtroppo- per volontà del Ministro Franceschini i nostri margini di miglioramento in parole povere  non sono altissimi. Strumento per  leggere bene il sistema patrimonio italiano lo fornisce il rapporto sull’ “E.Tourism 2016” elaborato da Bem Researchil  che  valuta l’offerta museale italiana in relazione all’evoluzione e alle performance digitali. Le prestazioni del sito, il gradimento su facebook, le interazioni su TripAdvisor  sono indici di efficienza del patrimonio culturale italiano di cui noi da tempo andiamo fornendo un quadro reale.

 

Carlo Franza  

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