tefaf-new-york-fair-b-2266ne-25-10-16                                                                                                        La sigla Tefaf sta per “The European Fine Art Fair”, un appuntamento importantissimo nel panorama del mercato dell’arte europeo e mondiale.  Ha chiuso i battenti della sua prima edizione oltreoceano, nella capitale mondiale della cultura a New York. Già meta annuale nella sua sede di Maastricht per l’acquisto di capolavori dei secoli precedenti, dai busti di epoca romana agli Old Masters, ora  l’istituzione di mercato TEFAF è volata a New York per far felici una serie di collezionisti per cui Frieze & co sono davvero troppo all’avanguardia. Sono stati ben  94 i rivenditori specializzati provenienti da 14 paesi che che hanno dato lustro a TEFAF New York, essa ha aperto con un gran movimento , sicchè Michael Plummer, amministratore delegato di TEFAF di New York, si è   così espresso: “Siamo entusiasti del livello di qualità da museo che i nostri rivenditori hanno portato a New York. La comunità artistica globale, i collezionisti, i musei, i designer di interni e il pubblico amante dell’arte ha risposto con passione alla fiera. Siamo entusiasti per il futuro”.  Miracolosa   anche la risposta  del pubblico che ha messo mano a carte ed assegni; ad esempio l’unica copia superstite di un planisfero monumentale dagli albori del Secolo d’Oro olandese Teixeira, noto come Luis Magna Orbis Terrarum Nova, per cui erano richiesti 820mila dollari è stata venduta ad una importante istituzione americana. Oppure Daniel Katz ha venduto a 150mila dollari un “Memento Mori” del sedicesimo secolo proveniente dalla Spagna a un dealer di arte contemporanea. Intanto Tomasso Brothers galleria leader del mercato di sculture di Leeds e Londra ha raccontato di molti curatori e direttori di musei americani nel suo stand durante la preview VIP, ma non appena si sono spalancate le porte ha piazzato un rilievo in terracotta per 200mila dollari ad un cliente nuovo di zecca; e ancora Richard Green ha venduto un dipinto di Bernardo BellottiVenezia, una vista sul Canal Grande guardando ad est dal Palazzo Loredan Cini sul Campo San Vio” (circa 1741-1742), ad un collezionista americano per svariati milioni di dollari.

Ora TEFAF tornerà a Maastricht sua sede naturale e  a marzo sarà ancora una volta  a New York , e lasciano già intendere che ci sarà una pioggia d’oro di investimenti nel mercato dell’arte.

 Carlo Franza 

 

 

 

Tag: , , , , ,