cover versusLa mostra “Versus. La sfida dell’artista al suo modello in un secolo di fotografia e disegno”, curata da Andrea Bruciati, Daniele De Luigi, Serena Goldoni, visitabile fino al 5 febbraio 2017, è stata organizzata e prodotta dalla Galleria civica  di Modena-Palazzo Santa Margherita  e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena in collaborazione con l’associazione Le Armostra versus modenati Tessili. Sono esposte fotografie e disegni di 125 artisti che ripercorrono gli ultimi cento anni della storia dell’arte, dal 1915 al 2016. Accanto ad opere di molti tra i protagonisti del Novecento, punto di riferimento irrinunciabile per le successive generazioni, provenienti dalle raccolte della Galleria civica e da importanti collezioni pubbliche e private, troviamo  lavori di artisti emergenti, nati tra il 1979 e il 1990, realizzati espressamente per l’occasione e che sono entrati a far parte della collezione del museo.

Joan FontcubertaLa mostra intriga perche si pone come una sorta di Atlante delle Arti o, anche, una sorta di enciclopedia artistica del presente. C’è di più, ho trovato più interessante questo ragguaglio di nomi sul contemporaneo e dunque la calibratura eccellente della mostra “Versus” qui a Modena  che la  Quadriennale di Roma in corso, poco vivace e poco storica rispetto al presente.

Il concept della mostra propone una declinazione del tema “agonismo” come analisi dei processi evolutivi dell’opera d’arte nel corso dei decenni. Ogni artista infatti prende le mosse da alcune fonti di ispirazione, ovvero guarda al passato per costruire e creare il presente,  in direzione di un tentaallestimentotivo di superamento dei modelli che lo hanno preceduto. Il progetto espositivo – spiegano i curatori – è imperniato sulla tensione che da qui si genera, anche a distanza, grazie a un confronto privo di competizione fisica diretta, ma non meno intenso e faticoso. L’artista si sottopone dunque a disciplina, sforzo interiore, impegno intellettuale e professionale per affrontare ciò che si materializza come un vero e proprio alter ego. mostra versus modenaIl percorso intreccia diversi temi: il confronto con i propri modelli artistici (dagli archetipi di Mario Sironi e Filippo De Pisis al tema del ritratto fotografico in August Sander, Walker Evans, Thomas Ruff); il paragone con i propri maestri (come nel caso di Carlo Maria Mariani, Marcello Jori e Gillian Wearing che arrivano a immedesimarsi rispettivamente con Leonardo, Max Ernst e Fox Talbot); lo scontro con le proprie certezze espressive (come nella messa in scena del proprio corpo attuata da Urs Lüthi e negli autoritratti di Roberto Cuoghi realizzati mentre indossa delle lenti deformanti); la performance che mette a dura prova il corpo dell’artista (come nelle immagini di Gunther Brüs, Hermann Nitsch, Vito Acconci o Marina Abramovic & Ulay); il conflitto linguistico fra fotografia e disegno (come nelle “Photo-Graffie” di Vincenzo Agnetti o nei paesaggi grafici di Mario Giacomelli, solo per citarne alcuni). ???????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????La mostra è anche occasione per valorizzare la ricchezza e la complessità delle collezioni della Galleria civica di Modena (la Raccolta del disegno contemporaneo, la Raccolta della fotografia con il fondo Franco Fontana, la collezione don Casimiro Bettelli) mostrandone la capacità di dialogare con vitalità sorprendente tanto con tutta la grande arte del Novecento, quanto con gli artisti emergenti delle nuove generazioni.?????????????????????????????????????????????????????????????????????????

Artisti in mostra: Claudio Abate, Marina Abramovic & Ulay, Vito Acconci, Vincenzo Agnetti, Adriano Altamira, Franco Angeli, Stefano Arienti, Eugéne Atget, Olivo Barbieri, Gianfranco Baruchello, Gabriele Basilico, Enrico Baj, Joseph Beuys, Irma Blank, John Bock, Alighiero & Boetti, Marcel Broodthaers, Günter Brus, James Lee Byars, Pier Paolo Calzolari, Giorgio Ciam, Mario Ceroli, Giorgio Colombo, Mario Cresci, Roberto Cuoghi, Hanne Darboven, Gino De Dominicis, Filippo De Pisis, Giuseppe Desiato, Walker Evans, Corrado Fanti, Tano Festa, Giosetta Fioroni, Franco Fontana, Lucio Fontana, Joan Fontcuberta, Jochen Gerz, Mario Giacomelli, Sol Lewitt, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, Luigi Ghirri, Ralph Gibson, Paolo Gioli, Claudio Gobbi, Paul Graham, Giorgio Griffa, Jay Heikes, John Hilliard, Christian Holstad, Axel Hütte, Paolo Icaro, Mimmo Jodice, Marcello Jori, Jirí Kolár, Ketty La Rocca, Sergio Lombardo, Urs Lüthi, Renato Mambor, Tancredi Mangano, Robert Mapplethorpe, Lucia Marcucci, Carlo Maria Mariani, Eva Marisaldi, Amedeo Martegani, Paolo Masi, Eliseo Mattiacci, Duane Michals, Robert Morris, Davide Mosconi, Otto Mühl, Floris Neusüss, Corrado FantiHermann Nitsch, Luigi Ontani, Dennis Oppenheim, Luciano Ori, Mimmo Paladino, Giulio Paolini, Claudio Parmiggiani, Ico Parisi, Pino Pascali, Luca Maria Patella, Giuseppe Penone, Lamberto Pignotti, Bernard Plossu, Anne e Patrick Poirier, Concetto Pozzati, Enrico Prampolini, Emilio Prini, Man Ray, Rosangela Rennó, Mimmo Rotella, Thomas Ruff, August Sander, Mario Schifano, Rudolf Schwarzkogler, Toti Scialoja, Gianni Emilio Simonetti, Mario Sironi, Aaron Siskind, Vivan Sundaram, Aldo Tagliaferro, Wolfgang Tillmans, Roland Topor, Davide Tranchina, Franco Vaccari, Luigi Veronesi, Gillian Wearing, Minor White, Michele Zaza.

Artisti chiamati a realizzare opere ispirate ai temi della mostra: Paola Angelini, Thomas Braida, Nicolò Bruno, Elia Cantori, Luca De Angelis, Matteo Fato, Andrea Grotto, Rachele Maistrello, Davide Mancini Zanchi, Filippo Minelli, Lorenzo Morri, Paola Pasquaretta, Barbara Prenka, Agne Raceviciute, Sulltane Tusha, Lorenzo Vitturi.

E dunque se volete farvi un’idea di come oggi viaggia  e  staziona  l’arte  contemporanea, ecco una bella mostra che fa il punto, vero e certo, del nuovo e del nuovissimo.

 

Carlo Franza

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