192529159-f47a6b07-6627-413b-99c8-72675230e172Riaperta la Casa dei Vettii. Dopo 12 anni di chiusura, è stata restituita  al pubblico la possibilità di accedere a una delle case più famose dell’area archeologica di Pompei. 192528592-649520f6-5ade-4d1a-8909-a62011f4a578La casa, che era stata oggetto di vicende di restauro complesse che ne hanno compromesso per anni la visita, è stata sottoposta ad interventi di consolidamento che ne hanno consentito oggi di poter riaprire gli ambienti di ingresso, l’atrio con i cubicula circostanti e il triclinio con la splendida serie di affreschi mitologici. Gli interventi negli ambienti restituiti alla fruizione hanno riguardato il rinforzo e il consolidamento dei pilastri dell’atrio, operazioni di restauro delle murature e revisione delle coperture esistenti, trattamento degli architravi e degli elementi in ferro, ripristino delle protezioni pavimentali e messa in sicurezza di tutti gli apparati decorativi. 192527134-6a29d40b-caf2-4009-85b0-abf6be53954cTorna inoltre nella sua originaria collocazione, dopo un intervento di restauro curato dall’Istituto Superiore Centrale del Restauro e l’esposizione al Mann, una delle due casseforti bronzee riccamente decorate e collocate ai lati dell’atrio, a simboleggiare l’opulenza della casa.

192527100-52777573-a091-4415-93a2-dde4f77e549dLa Domus dei Vettii, tra le più ricche e famose di Pompei, era posta sotto la protezione di Priapo, dio dal grosso fallo raffigurato a destra della porta, oggi nuovamente visibile dopo il restauro. Il dio rappresentava la prosperità economica dei proprietari, i fratelli Aulus Vettius Restitutus e Conviva, ex schiavi (liberti), arricchitisi grazie al commercio. 192527106-adfe1e3f-a0c3-4163-b03a-40d4b37274a7Il legame con Priapo era ulteriormente esplicitato anche da una statua marmorea che originariamente decorava il giardino e che fu trovata accantonata in un ambiente della casa. Restaurata da qualche anno, la statua è oggi temporaneamente collocata nell’atrio. Nella ristrutturazione di età augustea (I sec. a.C.) l’aspetto della casa venne cambiato rispetto allo schema tradizionale che caratterizzava altre abitazioni come quelle del Fauno e di Sallustio, per ottenere più spazio per il grande giardino porticato, ricco di statue e fontane, che costituisce il perno della dimora.192527899-6c5e48d6-ee13-4ae5-994f-27085785a36b Qui si affacciano le stanze più ricche dell’abitazione, che saranno a breve oggetto di un restauro specifico. Nella zona della cucina vi è un larario dipinto; la stanza adiacente è decorata con una serie di quadretti erotici. Anche per questa parte è stato previsto uno specifico progetto di restauro. Di nuovo fruibili  al pubblico i raffinati affreschi del triclinio che raffigurano scene mitologiche. I quadri furono dipinti in questa stanza volutamente non troppo illuminata affinché la luce non ne rovinasse i colori, come in una sorta di pinacoteca. Le scene rappresentano Arianna abbandonata da Teseo sull’isola di Nasso; Dedalo che dona a Pasifae la vacca di legno, dal quale nascerà il Minotauro; Mercurio, inviato da Zeus, che lega Issione su una ruota di fuoco che gira senza sosta nel cielo, per punirlo di aver concupito Giunone.

E’ così tornato a nuova luce uno dei capolavori più significativi non solo dell’intera area archeologica di Pompei, ma una delle più affascinanti abitazioni di epoca romana.

Carlo Franza

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