cucchi-per-codalunga-interna                                            Sono tornato da Vittorio Veneto, dove il paese è in subbuglio. Codalunga, lo spazio creato da Nico Vascellari in pieno centro a Vittorio Veneto (Treviso), organizza sia serate, mostre, performance, ma è anche  -anzi soprattutto-  un punto di riferimento e di svolta nella zona per l’arte contemporanea. Oserei dire unico spazio  per chi volesse vedere mostre o comperare arte, perché diversamente occorre andare a Venezia. Adesso  possiamo anche aggiungere essere luogo sacrilego. E vi spiego perché. L’Associazione dei Commercianti del paese, e non solo, perché c’è  anche la parrocchia -d’altronde esiste un paese senza chiesa e senza parroco?-  sono in rivolta  perché la Galleria Codalunga  ha messo in vetrina un’opera blasfema di Enzo Cucchi, artista di chiara fama nazionale e artefice della Transavanguardia. Avrei voluto telefonare direttamente all’autore del  disegno e chiedergli se fosse ateo, ma anche lo fosse, certo non doveva e non poteva mancare di rispetto all’immagine della Madonna. E dire che Cucchi è marchigiano e nelle Marche c’è quel bel Santuario della Santa Casa a  Loreto ovvero la Casa di Nazareth qui custodita. Rispetto  zero. Il motivo del paese in tumulto? Un disegno di Enzo Cucchi, anzi tre, esposti nelle vetrine di Codalunga. L’artista marchigiano, in una collaborazione con Vittorio Veneto, ha infatti ritratto una pantera che “artiglia” la Madonna in tre posizioni differenti. L’immagine -con Nico Vascellari titolare della galleria, reo di aver dato spazio a questo scempio- è stata definita blasfema, e l’ASCOM (associazione commercianti) ha riportato anche danni alle vendite, perché  la colpa, sempre secondo l’associazione, sarebbe appunto di questa figura che oltraggia i portici, e il suo passeggio.

Ci sono state persino   delle uova lanciate da qualcuno, e il parroco ha fatto presente alla stampa  locale di voler contattare proprio Cucchi, “l’artefice di questa diabolica  malignità”. In Italia vari artisti hanno messo in piedi opere sacrileghe, oggi Cucchi, ieri Veneziano.

E non è finita perché  Codalunga ha annunciato, per il prossimo 30 aprile, la nascita di un temporary store (in  arrivo per l’estate) dedicato proprio agli “Artigli sulla Madonna”. Come nulla fosse si persevera nella mancanza di rispetto per il sacro e la Vergine Maria. Anche l’arte ha i suoi limiti, lo dico da Storico e a cuore aperto. L’Italia e l’Europa stanno morendo anche per l’oltraggio alla sacralità, per il nichilismo imperante, per la perdita dei valori  tramandatici dai nostri padri, per queste scellerate proposte che di arte hanno solo il kitsch.

 Carlo Franza  

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