SEIxTRE_MANIFESTOLa mostra, organizzata dal Museo autonomo di Palazzo Reale di Genova, in collaborazione con il Comune di Genova, ed aperta fino al 4 febbraio 2018,  offre al pubblico un quadro storico delle rappresentazioni figurative della Lanterna, del porto di Genova e della città intera, a partire dalle prime mappe rinascimentali e fino agli scatti fotografici del Novecento, passando dai pittori del Grand Tour e dai paesaggisti dell’Ottocento. D’altronde il faro-lanterna  sta a Genova come la Madonnina a Milano.fba8c9da9fe0ffe958b36ded693166da83bebf11

Sono  esposte oltre 200 opere tra incisioni, disegni, dipinti, poster e fotografie. Le opere provengono dall’Archivio di Stato di Genova, dalle collezioni del Comune di Genova, dei Musei Reali di Torino, di Ca’ Pesaro di Venezia, della Banca Carige, della Camera di Commercio di Genova, dagli archivi delle soprintendenze liguri, ma anche da numerose collezioni private con esposizione di materiali rari o inediti. Quadri, stampe, disegni, carte topografiche, fotografie, poster proverranno anche da musei italiani ed europei. Genova non aveva mai dedicato una mostra alla Lanterna, il suo faro medievale, elemento che ha caratterizzato il paesaggio urbano sin dalle prime rappresentazioni della città. La sua struttura eccezionale (fino al 1902 è stato il faro più alto del mondo), la posizione emergente al limite estremo del colle di San Benigno a chiudere l’arco del porto antico a ponente, l’hanno promossa spontaneamente come uno dei simboli principali dell’Imago Urbis.ippolito-caffi-veduta-del-porto-antico-di-genova-e-di-palazzo-del-principe

Così scriveva Gustave Flaubert:“Da Voltri a Genova si vedono sempre case, tutto annuncia una grande città. Presto il porto appare e si vede la bella città seduta ai piedi delle montagne: il faro della Lanterna, come un minareto, dà all’insieme qualche cosa d’orientale e si pensa a Costantinopoli”.

Ottocentonovantanni  non sono pochi. La Lanterna ha la su bella età. È la “signora” di Genova, simbolo intramontabile della città “superba”. Dalla sua antica origine alla ricostruzione del 1543 domina incontrastata  l’immagine della città. william-parrott-veduta-del-porto-di-genova-dallo-scoglio-campana-1854Il faro più alto del Mediterraneo, secondo in Europa e quinto al mondo con i suoi 76 metri di altezza è diventato, nel corso dei secoli, l’elemento distintivo di questa città superando e vincendo su altri simboli come il vessillo di San Giorgio o la Madonna regina di Genova, dogi e santi patroni. Palazzo Reale celebra questo importante anniversario della Lanterna di Genova, con una mostra che racconta lo straordinario rapporto tra questo monumento e i genovesi, un legame imprescindibile che continua e non si esaurisce col tempo e con lo spazio. “Ma se ghe penso alôa mi veddo o mâ, veddo i mæ monti, a ciassa da Nonçiâ, riveddo o Righi e me s’astrenze o cheu, veddo a lanterna”. 0 Lanterna 1320 da Storia di Genova e della Liguria di M.Dolcino ed.ERGAL’immagine della lanterna sempre nel cuore, soprattutto dei tanti emigranti che salparono verso nuove frontiere. Oltre 200 opere, tra incisioni, disegni, dipinti, poster e fotografie provenienti da musei italiani ed europei per una passeggiata nel tempo, dal medioevo ad oggi l’iconografia della lanterna com’è nata e cambiata diventando il leit motif del porto e della città. Dalla prima rappresentazione figurata nota, quella che appare sulla copertina di un manuale di conti del 1371, ai rotocalchi moderni; dalle antiche xilografie con le antiche vedute della città, alle affiche con i transatlantici per il turismo moderno; dagli oggetti che ancora oggi ne documentano la primitiva funzionalità, come il vaso d’olio utilizzato quale combustibile per alimentarne la luminosità, agli oggetti della contemporaneità che ne consacrano il valore simbolico; dai documenti che testimoniano l’assidua cura dei Padri del Comune nelle manutenzioni e negli ammodernamenti, ai simboli di chi nel porto, all’ombra della Lanterna, ha lavorato per generazioni.luigi-garibbo-veduta-della-lanterna-da-sampierdarena

E ancora stampe antiche, unitamente alle vedute di Antonio Giolfi, quella veduta della lanterna vista da Sampierdarena dipinta da  Luigi Garibbo, il “cilindro” di Henry Parke. Bellissima quella veduta del porto antico di Genova e del Palazzo del Principe di Ippolito Caffi, dipinto colto con una luce dell’imbrunire.  E se a Genova poi  sei nato ti fermi davanti al quadro di William Parrott: veduta di Genova dallo scoglio Campana, il dipinto risale al 1854. Lo scoglio Campana non c’è più, è coperto da una strada percorsa dalle auto. E il mare non arriva più fino a quel punto, la città della Lanterna ha cambiato aspetto. Genova la città della lanterna è un omaggio alla bellezza del faro più antico al mondo, che ancora oggi affascina e caratterizza il paesaggio di una fra le città  italiane  più antiche e care.

Carlo Franza

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