LeMeraviglieDiRomaAnticheModerneIl fascino della città eterna rivive ai Musei Reali di Torino fino  al 7 aprile 2018 nella mostra “Le meraviglie di Roma”, un viaggio che si snoda attraverso le opere dei fondi della Biblioteca Reale. Settanta opere tra manoscritti, in74053-DisCart20_001cunaboli, opere rare a stampa, disegni, incisioni e fotografie d’epoca testimoniano diversi aspetti della capitale italiana, accompagnando il visitatore alla scoperta della suggestione di Roma e la sua storia “Le meraviglie di Roma” dialoga e completa idealmente la mostra “Piranesi. La fabbrica dell’utopia”, visitabile presso la Galleria Sabauda fino all’11 marzo 2018, esposizione che presenta un’ampia selezione delle opere più significative del grande veneziano, straordinario incisore all’acquaforte e figura centrale per la cultura figurativa del Settecento europeo, incisore e architetto veneto che studiò e rappreseAlessandro%20Specchi%20attr_%20Progetto%20per%20la%20Scalinata%20di%20Trinità%20dei%20Montintò Roma nelle sue opere.

L’esposizione in Biblioteca Reale, diretta da Giovanni Saccani, raccoglie e declina in varie sezioni tematiche mate104810292-ab3b259f-f2be-40d6-b68a-3428ca87e74driali molto diversi per tipologia e datazione ma che instaurano tra loro un dialogo che aiuta a comprendere il ruolo di Roma e della sua arte nella cultura italiana ed europea. Tra le opere esposte, una tavola tratta dall’opera di Giovanni Battista Piranesi “Della magnificenza ed architettura de’ Romani” del 1761, imponente saggio storico corredato da immagini che sosteneGiovanni-Stern-Progetto-per-l’innalzamento-dell’Obelisco-Barberini1788-cva la supremazia dell’architettura romana su quella greca. E ancora il manoscritto dell’ingegnere Ferdinando Mazzanti, Jean-Baptiste-Lallemand-Veduta-di-Piazza-del-Campidogliodatato 1879 e dedicato ai progetti di restauro degli ambienti del Palazzo del Quirinale, esposto nella stessa sezione che ospita il Dioscuro del Quirinale, disegno a penna e inchiostro di Gerolamo da Carpi; i disegni di Federico Zuccari, Pietro Paolo Pannini, Gaspard Van Wittel,  Bernardo Bellotto, arricchiscono il percorso espositivo, che comprende anche la prima edizionGiuseppe-Valadier-Arco-di-Trionfo-per-Pio-VI-1800e italiana illustrata delle Passeggiate romane uscita nel 1829, guida redatta dallo scrittore fAlessandro-Specchi-Sistemazione-delle-statue-a-palazzo-dei-Conservatorirancese Stendhal;  numerose fotografie, che illustrano la capitale italiana facendoci scoprire le principali porte della Roma antica e i monumenti più significativi della “Città Eterna, tra le quali spiccano quelle all’albumina della reporter inglese Mary Spencer Warren della fine del XIX secolo. Tra le diverse sezioni della mostra di particolare rilevanza sono quelle dedicate ai Fasti di Roma antica, agli Obelischi della Capitale, alla cartografia antica e a Giovan Battista Piranesi. La sala Leonardo ospita la sezione della mostra dedicata ai fasti di Roma antica, una parte di questa sezione è dedicata al Foro Romano mentre un’altra parte è dedicata alla Colonna Traiana, universalmente riconosciuta come vestigia del passato perfettamente conservata. Nel secondo caveaux si è focalizzato l’interesse sul concetto di copia, con disegni e immagini che rappresentano alcuni magnifici palazzi della Roma rinascimentale, manoscritti miniati, una incisione di Gaspar Van Vittel e una rara edizione a stampa in cui si documentano puntualmente i lavori di spostamento dell’Obelisco di piazza San Pietro, e un ritratto di San Pietro stesso al centro della basilica a lui dedicata, riprodotta come si presentava prima della ricostruzione cinquecentesca.

La biblioteca, nascendo come scrigno della casa reale, conserva anche una serie di rare testimonianze fotografiche ottocentesche relative alla sistemazione urbana che investì la capitale del regno a partire dal 1871, in particolare è esposta in mostra la documentazione fotografica della risistemazione delle sponde del Tevere all’altezza dell’Isola Tiberina dopo l’alluvione del 1870. Settanta opere a stampa, fotografie e disegni dedicate alla città eterna che testimoniano come la lezione dell’architettura romana sia venuta  nel corso dei secoli assimilata e reinventata in chiave ideale o reinterpretata  secondo il gusto romantico della “rovina”e che aiutano  così a comprendere il ruolo di Roma e della sua arte nella cultura italiana ed europea.

Carlo Franza

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