sacro cuore batoni rubato_04132838E’ apparso come  uno dei furti d’arte più clamorosi avvenuti in Italia in tempi recenti. Ma il furto  fortunatamente, non è andato proprio a buon fine. Eccone i fatti.  Ad  essere  trafugata, nella mattinata di mercoledì 4 aprile, da Santa Maria in Vallicella, tradizionalmente conosciuta come Chiesa Nuova, in pieno centro a Roma, sarebbe una copia ottocentesca dell’originale Sacro Cuore di Gesù, opera su rame di inestimabile valore, realizzata da Pompeo Girolamo Batoni nel 1760 che, invece, è conservata nella Chiesa del Gesù. L’opera fa memoria  delle visioni della santa monaca francese Margherita Maria Alacoque, e l’icona è considerata la rappresentazione ufficiale per la devozione popolare al Sacro Cuore, con il Cristo vestito di una tunica rossa e di un manto blu e indicante il proprio cuore irradiato dalle fiamme. La copia conservata alla Chiesa Nuova, pur di valore minore, rispetto a quella della Chiesa del Gesù dei Gesuiti in Piazza del Gesù a Roma,  è invece a firma di Pietro GagliardSacro_Cuore_09-kYjB-U43460942314771uUB-1224x916@Corriere-Web-Roma-593x443i, attivo nella seconda metà dell’Ottocento soprattutto per opere sacre e a carattere mitologico e storico, autore della cappella di S. Sebastiano nella villa Aldobrandini a Frascati, come gli affreschi della chiesa di San Girolamo dei Croati o degli Schiavoni, in via di Ripetta a Roma.

E’ stato  il parroco della Chiesa Nuova, a denunciare il furto alla polizia quella mattina  alle 9.45, dichiarazioni  che inizialmente hanno tratto  in inganno le autorità perché subito dopo è stato confermato che l’opera del Batoni si trovava al sicuro nella Chiesa del Gesù. Era invece sparita l’opera del Gagliardi in Santa Maria in Vallicella  in Corso Vittorio Emanuele a Roma. C’è da dire che forse il ladro mirava all’opera del Batoni che si trova  nella Chiesa del Gesù. Furto in Chiesa Nuova a Roma, ritrovato quadroIl parroco della chiesa di Santa Maria in Vallicella   aveva trovato la cornice ovale dimensioni 35 × 40, già originariamente senza vetri di protezione, appesa al muro ma senza l’opera, che il ladro  -uno del mestiere certamente-  aveva  sfilato con perizia, probabilmente senza danneggiarla. L’indagine è poi  passata ai Carabinieri del Nucleo Patrimonio artistico, che hanno  esaminato  le immagini della videosorveglianza interna alla chiesa, affrescata da Pietro da Cortona e al cui interno sono conservati anche una pala d’altare in lavagna e diversi dipinti di Pieter Paul Rubens. Sono bastate poche ore ai Carabinieri della Stazione Roma San Pietro, in collaborazione con il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, per recuperare  in tempo record il capolavoro del Gagliardi. Le indagini si sono concentrate su un restauratore romano di 46 anni già noto alle forze dell’ordine che, sentendosi ormai spacciato, si è costituito presso la Stazione dei Carabinieri di via del Crocifisso. Non solo, ma durante la perquisizione nell’abitazione del restauratore, pronto a rivendere l’opera a qualche collezionista nel mercato nero, sono state recuperate anche alcune opere di sospetta provenienza furtiva e che saranno certamente oggetto di indagini nei prossimi giorni. Tutto ciò a buon fine grazie al prezioso lavoro del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.

Carlo Franza

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