1142-17.15.05 SeleneAllo Spazio heart di Vimercate, aperta fino al 24  marzo 2019,  la singolare  mostra dal titolo emblematicoindex.jpg66 “un uomo libero 1969-2019”  dello scultore  Gianni Bucher Schenker (Milano 1947) che offre l’ occasione per una riflessione sulla scultura, i suoi linguaggi e i suoi materiali, ma ancor più celebra i cinquant’anni di attività dell’artista lombardo. La mostra, curata e introdotta dalla collega  Simona Bartolena,  racconta la produzione dell’artista osservandone  il suo progressivo passaggio dalla figurazione all’astrazione con un importante numero di opere realizzate dagli anni Settanta ai nostri giorni. Ha scritto Simona Bartolena: “ Uomo schivo ma non certo incapace di relazioni sociali, Bucher parla poco di sé, preferendo che siano le sue opere a parlare. Il loro linguaggio, del resto, è chiaro e senza inganno, non si ammanta di una patina di intellettualismo per proteggersi. Le opere di Bucher non hanno doppie chiaviindex di lettura; vivono nella loro incantevole immediatezza, evocando i grandi misteri dell’esistenza nella loro disarmante semplicità”. arte-buk3 Occorrerà subito dire che la mostra di Gianni Bucher Schenker ci pare un avvenimento sostanziale perché propone uno degli esempi più chiari dell’arte del niostro tempo nel campo della scultura. Genialità, maestria, scoperta plastica delle forme, spesso fantastiche e costruttive -dopo l’niziale approdo alla figuralità  e alla medaglistica- pregne di ricerca  e individualità  sperimentale che lasciano leggere, fra luci e colorazioni naturali legate alla materia, elementi scultorei che si precisano nei climi di una poetica di libertà -come titola la mostra- e di una dimensione formale preminente dove l’armonia  titanica delle sue plastiche pure si muovono attraverso una geometria che nei segni scavati e vigorosi della concavità/convessità  hanno trovato un inventore illuminato.index.jpg22e-0587-Gianni Bucher

Forme coindex.jpg33ncave e convesse  offrono lo svolgimento critico e ispirativo della vocazione  nell’autenticità dei temi trattati, determinando ufficialmente una costruita originalità piuttosto nuova in ogni opera  e con accenti di diversità sistematica, nonostante i topoi fissi della scultura psico-futurista.arte-buk7 Colori e luci planano proiettate sulle fome plastiche, da “Coppia” a  “Basileia”, da “Talia” a  “Tuffo”, da “Castalia” a “Cattedrale”, per citarne qualcuna,  e danno rilievo a una chiara naturalezza, mobile di ondulazioni e di piani, di oscillazioni anche sensuali e catturanti, inscenate con solenne maestria compositiva  e una vitalità intensa, quasi  fossero percettive di quell’èlan vital di bergsoniana memoria. Ogni opera è attraversata da vibrazioni che la fanno leggere nei suoi principi fantastici e quasi astratti, nel legame preminente con la figura umana della  quale vi è traccia nella serie confluente di espressioni di un’indicativa  dialettica figurale. I materiali usati, legni e marmi diversi, terrecotte, bronzi, specificano l’itinerario faticoso e intelligente dello scultore, i cui domini sulla materia lo lasciano scoprire come uno dei maggiori protagonisti della scultura contemporanea    e dell’area lessicale e visiva  più dialettica del Novecento.arte-buk6

Gianni Bucher Schenker è nato a Milano nel 1947. Dal 1964 al 1970 frequenta la Scuola Superiore d’Arte applicata, annessa al Castello Sforzesco. Sotto la guida del professor E. Monti apprende la tecnica della medaglia. Completa i suoi studi con corsi di nudo a Brera. Nel 1969 inizia la sua attività di medaglista e scultore. La prima esposizione risale al 1966, ma deve attendere il 1971 per ricevere il primo invito a partecipare a una collettiva di grafica all’Arengario di Milano.arte-buk8
La prima personale arriva nel 1973 a Sanremo, poi la I Biennale Dantesca di Ravenna. L’anno seguente tiene una personale alla Galleria Braidense di Milano e, nel 1975, altre personali alla Tavolozza di Bergamo e allo Studio 84 di Milano (ripetuta due anni dopo). Nel 1978, ha una personale alla Galleria Loreto di Roveretoindex.jpg11. Nel 1979 partecipa alla IV Biennale del Bronzetto a Ravenna e a Poggibonsi Arte e tiene una personale alla Kuperion di Merano. La successiva è a Milano, nel 1997, presso Prospettive d’Arte; nello stesso anno partecipa a EtruriArte a Venturina. Nel 1998 espone a Lugano alla Unione Banche Svizzere e con Mario Schifano presso la Galleria Poma di Morcote (CH). L’anno seguente, invece, presso il Centro Svizzero di Milano e a Vence (F) con altri quattro scultori. A Udine viene invitato alla VII Triennale d’Arte della Medaglia e a Rovereto, presso la Sala Mimismagia, tiene una personale. Partecipa a Reggio 2000 di Reggio Emilia. Nei due anni seguenti viene invitato al Goethe Institut di Napoli e a Montesarchio (Bn) per due personali e a Yokohama (J) Message Love 2000/1. A Potenza partecipa al ”Convito della Bellezza, frammenti di Arte Sacra del ‘900”, espone a Roma presso la Galleria Spigoli di Luce, con una personale. Viene invitato all’Incontro Europeo di Scultura di Montauban (F), ed è a Lugano, con una personale presso la Galleria Il Raggio. Nel 2005 viene nuovamente invitato a Montauban all’Incontro Europeo di Scultura presso l’Espace Bourdelle, e ad Ankara alla I Biennale Internazionale di TISVA. Tre anni dopo, l’invito è per l’Incontro Internazionale di Arte Sacra “Das Antlitz Christi”, a Passau (G) presso il Dioezesanmuseum. L’esposizione verrà ripetuta l’anno seguente a Brescia, al Museo Diocesano. Nel 2010 è alla V Biennale di Ferrara, e nel 2011 ha una personale a Neuchatel (CH) presso la Galerie Quint-Essences. Segue, nel 2014, Genova Art Expo presso Satura e AENIGMA 2 a Cesena, presso la Galleria Comunale d’Arte Moderna. L’anno seguente tiene una personale presso la Galleria Satura di Genova. Sempre a Genova partecipa alla VI Biennale, poi a Venezia, a PHOTISSIMA ART FAIR all’Archivio Storico di Stato – Chiostro dell’ex Convento dei Frari e a Mezzago (MB) alla collettiva “Terra”, del progetto Elementi. Nel 2016/2017 è a Genova, con ARTIST’S PROFILES presso Satura, e ArteGenova. Poi è a Milano, con collettive presso la Biblioteca Umanistica-Chiesa Madonna Incoronata e a Pisa con ArteMediterranea. Nel 2018 è invitato a Umanità nell’Arte – Chiostro dell’Umanitaria, Milano, a Pisa, alla Biennale, e a Morcote (CH), presso la Galleria Poma, ‘800 -‘900.

Carlo Franza

 

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