IMG_2919                                                                                                                                                                                Al DAV – Dipartimento di Arti Visive di Soresina, ecco  una mostra di grande valenza artistica e intellettuale dal titolo “RICCARDO GUARNERI – LE CARTE”, ovvero una monografica sul grande maestro italiano dell’arte analitica a cura di Francesco Mutti, con il patrocinio del Comune di Soresina e in collaborazione con ASPM Energia per la Cultura e la rivista di arte internazionale ArteiN World. Per la prima volta l’istituzione DAV pur con la  sua  giovane storia, si cimenta con l’arte contemporanea storicizzata , sfogliando proprio un movimento come quello analitico  e analizzando il percorso di uno degli esponenti di maggior spessore non solo dell’arte analitica ma soprattutto dell’intero panorama internazionale. IMG_2921Ecco, dunque, una corposa selezione di carte realizzate ad hoc dal fiorentino Riccardo Guarneri  per l’occasione, ben sapendo che carte, disegni e tempere offrono la guida per capire da subito indicatori e un tracciato più  intenso e  raffinato  quale ci proviene dal corpo della pittura; a mostra  con questi fogli preziosi, carte cariche di intermittenza poetica,  intende chiarire dinamiche artistiche, stile compositivo, ideali e spinte di quasi sessant’anni di riflessioni e obiettivi raggiunti dal Maestro fiorentino in quanto protagonista di una delle più longeve stagioni artistiche contemporanee. Protagonista di rilievo alla celebre Biennale di Venezia del 1966 assieme ad Agostino Bonalumi e Paolo Scheggi, Guarneri è infatti artista puro, intriso di IMG_2922luminescente  poesia, delicato e struggente nelle scelte tonali, ma per questo non meno incisivo nell’ambito di una pittura che si inserisce in un dibattito d’avanguardia ancora oggi attuale.Egli è stato naturale  precursore di quella che poi  è stata  chiamata “arte analitica”, dal 1962 egli lavora senza sosta, coscientemente, cogliendo appieno il significato di quella pittura che proprio le sue intuizioni definiscono unica, singolare, primigenia. All’interno di un’indagine sempre più intima e solitaria, una sorta di strada in sordina senza clamori,  il colore raggiunge la sua forma tonale essenziale e assoluta, direi proprio mistica e religiosa,  nella quale diventano fondamentali elementi quali il ritmo musicale delle masse, la giustapposizione coloristica bilanciata, un evidente lirismo pittorico che gli deriva dall’osservazione delle atmosfere nordiche prima e  umanistiche fiorentine dopo. Guarneri sublima, dunque, le sue visioni secondo una personalissima inclinazione caratteriale per la quale, proprio le forme e le geometrie, non sono altro che il risultato di scarti, di tempi sincopati, di veri  intermezzi musicali, di bagliori di luce per nulla accecanti, registrati da note improvvise a cui segue un “lento tempo di consumo”,  quasi da digerire visivamente con calma, misurato e poi assimilato.RICCARDO GUARNERI – LE CARTE” è, dunque, un progetto sulla sospensione pittorica più lirica e totalizzante; e un vanto poiché, a memoria, non si ricordano esposizioni che abbiano preso in esame il solo supporto cartaceo per raccontarne il percorso; supporto da sempre amato dallo stesso Guarneri che sentenzi sull’amore sconfinato per la carta: “Bisogna amarla per capirla, altrimenti è meglio usare altri supporti. La carta porta con sé molte sorprese. Non è solo questione di grana grossa o fine, liscia o ruvida, ma è soprattutto la sua capacità di risposta all’acquerello, all’inchiostro, alla matita, al pastello. La sua trama si evidenzia attraverso la stesura del colore. Scegliere il tipo di carta giusta significa avvicinarsi al risultato desiderato. È fragile, la carta, va lavorata in trasparenza e delicatamente… la carta è femmina”. Mostra, dunque, di eccezionale portata, perché fatta solo di carte colorate, ma insieme magiche e misteriose, profetiche e carnali, estensive  e poetiche. Il meglio dell’arte di oggi.

Carlo Franza

 

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