Generazioni vecchie e nuove di maschi hanno sempre disegnato “membri” a testimonianza della loro giovinezza e virilità. E disegni di questo genere, i ragazzi li hanno disegnati ovunque, sui muri delle classi, sui banchi e sulle cattedre degli insegnanti, sulle porte dei bagni, alle fermate degli autobus; taluni anche sui quaderni, sui diari delle ragazze come fosse un approccio iniziale e ingenuo di storie. Insomma, un graffito osceno poteva anche richiamare un disegno di Mirò, tant’è che persino un bellissimo verso di una canzone di Gianna Nannini del 1987 recitava così: “I maschi disegnati sui metrò confondono le linee di […]