Grandi campi spaziali, dove la costruzione ne è la base di partenza, e il colore, unico, piano, sincopato per via delle movenze costruttive, l’abito assoluto. Strutture, geometrie espanse e contratte, architetture del mondo e dell’universo, ritmi ascensionali e portanti, archetipi come semi del visibile e dell’invisibile; Loi di Campi esprime con i suoi moduli sommersi ed emersi -così ama chiamarli- il cuore di ogni geografia quotidiana e i suoi coni di luce mettono in risalto le tridimensionalità. I toni monocromi che avvolgono le forme costruite accentuano la magia e il mistero di questi corpi architettonici, e questi toni, queste accensioni […]