Nell’immaginario collettivo i depositi sono universi chiusi, sotterranei polverosi, custodi impenetrabili di tesori nascosti e ignorati, spesso associati al mito e al mistero. Si originano dalle scelte fatte dagli uomini, identificano un’epoca e, attraverso la selezione delle opere, rendono possibile rintracciare un gusto, una ragione storico artistica, una esigenza conservativa. Nonostante la vastità dello spazio espositivo – 15.000 mq organizzati in 126 sale – anche il Museo di Capodimonte conserva parte della sua collezione in cinque depositi medi e grandi che conservano opere di ogni tipo, importanti, con attribuzione incerta, in condizioni conservative precarie. Tra queste vi sono, ad esempio, la collezione di oggetti esotici del Capitano James Cook […]