“I quadri di Dias sono volutamente spogli e rigorosi: spesso si presentano come sequenze o iterazioni di un discorso, in quanto ripetono gli stessi elementi grafici, con pochissime variazioni. Sono da afferrare come tracce di una progressione interiore aperta su varie situazioni collettive del momento storico che attraversiamo”;  così scriveva il mio amico e collega Gualtiero Schönenberger  a proposito di  Antonio Dias. Questo luminare dell’arte mondiale lo troviamo attivo a Milano già negli anni Sessanta. Oggi riconosciuto come uno dei principali artisti contemporanei del Brasile, Antonio Dias presentò la sua prima mostra allo Studio Marconi nel 1969, “Anywhere is my […]