Ho appena finito di leggere questa ricca e recente raccolta di poesia di Francesco Scarabicchi (Ancona, 1951) dal titolo “Il Cancello”(Pequod, collana Rive, pp.132, 2018), insieme ai distici di “Ferruccio” e ancora una scelta di testi  che provengono da due raccolte precedenti  come “La porta  murata”(1980-1982) e “Il viale d’inverno”(1982-1989) dove vive anche la sezione Il cancello -poi ripresa- che oggi dà il titolo a questo volume. Autoantologia la chiama Scarabicchi, forse, aggiungo io, ma sottolinea fermamente essere di più, “una sorta di romanzo di formazione in versi. Non va dimenticato che la raccolta dell’esordio di Scarabicchi, ovvero “La porta […]