Uno dei cliché più difficili da estirpare è quello che lega automaticamente un sorso di whisky torbato ad un camino in salotto. C’è la diffusa credenza che versarsi un dito di single malt di Islay (l’isola scozzese patria mondiale della torba) sia la chiave per venire catapultati in una dimensione parallela fatta di casotti di caccia, focolari crepitanti e plaid di tartan sulle ginocchia. Un passepartout liquido e suggestivo verso paradisi da baronetti. In realtà, ci sono malti torbati che in un salotto si sentono a disagio come un punk in una sala da thé. E che si troverebbero meglio magari sulla […]