17mag 18


Marcello è un nome di fantasia ma sul grande schermo evoca tanto. Un attore icona del cinema italiano negli anni più luminosi. Una scena a Fontana di Trevi. Il recente protagonista di Euforia di Valeria Golino in corsa al festival di Cannes nella sezione “Un certain regard”. E si potrebbe continuare. Tra questi estremi sta dentro un po’ di tutto, ma si arriva all’oggi dove Marcello (Marcello Fonte, incontrato anche in Io sono Tempesta di Daniele Luchetti) è il canaro della Magliana nella libera rivisitazione fatta da Matteo Garrone – noto per Gomorra e Il racconto dei racconti – in Dogman. Le analogie con il caso […]
Il blog di Stefano Giani © 2019
23dic 17


L’arte più nobile è dare felicità agli altri L’invenzione del circo – termine che deriva dal latino circus, significa cerchio e indica la struttura circolare dell’arena – data in epoca romana. Nell’antichità vi si ospitavano gare equestri, ma anche passerelle di animali ammaestrati ed esibizioni di giocolieri. Dal Rinascimento in poi questa forma di spettacolo dal vivo divenne prerogativa dei Sinti, un’etnia nomade che utilizzava le bestie per attrarre gli spettatori e incassare qualche spicciolo. Ma la sterzata verso qualcosa di rivoluzionario avvenne a metà dell’Ottocento grazie a Phineas Taylor Barnum, un cognome che ancora oggi definisce il circo […]
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30nov 17

Il morso suadente dell’amicizia nasconde volontà di affermazione. Adolescenza come sfida, terreno di scontro e dominazione. Attraverso la scuola e lo sport, le passioni e i divertimenti, per i ragazzi del Duemila essere vincenti significa autorità. Questa, a sua volta, viene dal prestigio ma le strade per ottenerlo sono rappresentate dalla forza, non più da carisma o fascino. Vince il più deciso. Il più impasticcato. Il più ricco. Il più motorizzato. Il più disinteressato. Perché per essere vere guide del branco non bisogna amare. In nessuna delle sue mille declinazioni possibili. È il teorema di un bullismo poco cyber e […]
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25ott 16


Pupille nelle pupille. Il desiderio di una vendetta che si completa nello sguardo. Osservare dritto negli occhi chi ha investito un ragazzino e poi è scappato. Storia di una miseria e una povertà etica che odora di morte. Storia di una madre che non si arrende. Ricerca poco demagogica e molto umana della chiave di una disgrazia che cambia la vita a chi ne subisce l’effetto. Diane perde il figlio proprio così. Su una lingua di asfalto qualunque. Una Mercedes color caffè lo investe e fugge. Alla donna crolla il mondo addosso in pochi e tutt’altro che fuggevoli attimi. S’incrina […]
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02ott 16

Un nome inquietante – Giuda – che nulla c’entra con il traditore di Gesù, pur avendo vissuto negli stessi anni. Un precedente illustre della cinematografia – oltre a tante miniserie televisive – che risale al 1959 per la regia di William Wyler, lo stesso a cui si deve un capolavoro come Vacanze romane. Una versione in tridimensionalità che ne rispolvera l’incontaminato appeal. Qualche differenza con la storia narrata nel kolossal di 57 anni fa. Tutto questo è Ben Hur del regista kazako Timur Bekmambetov in cui il protagonista è Jack Huston, nipote di John, che confezionò per il grande schermo la celebre […]
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10giu 16


Ancora un uomo. O meglio, due. Ancora una storia che riemerge dagli archivi giudiziari. A differenza di L’enquête e Présumé coupable, imperniato su una squallida vicenda di pedofilia, stavolta tocca a una storia che sconvolge per la sua triste attualità e il coinvolgimento emozionale. In nome di mia figlia è l’ultimo lavoro di Vincent Garenq che oggi si affaccia al di fuori della Francia forse per la prima volta. Il regista approderà presto anche sugli schermi tedeschi e la Germania è nazione direttamente coinvolta nella trama, perché Andrè Bamberski (Daniel Auteuil), è alle prese con un medico – Dieter Krombach […]
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03feb 16



Fai quello che devi fare, Zev. Storia di un mascheramento. Nascondersi. Semplicemente Storia. O meglio, i residui di essa. Le settimane a ridosso della Giornata della Memoria offrono brandelli di Olocausto. Frammenti di sofferenza distillati nel tempo. Come se non fosse passata che un’ora. Come se non fossero mai stati ascoltati – e nemmeno narrati – tanti racconti, scampoli di Shoah. Casi di vita che approdano nella finzione con la stessa intima convinzione che, in fondo, in qualche angolo di mondo, sia senz’altro accaduto qualcosa di simile. Se non di uguale. Nell’universo di Atom Egoyan, regista canadese di origini armene, […]
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09lug 15
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06dic 13
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