I mercatini “fai da te” non piacciono. Quando il Comune ha deliberato la delega alle Zone lo abbiamo scritto: molti consiglieri di opposizione non hanno gradito il decentramento delle fiere natalizie, per il sospetto che, attribuendo ai Consigli di quartiere la decisione su dove e come farle, le bancarelle possano rivelarsi un fiasco. Cosa temono? Bassa qualità e concorrenza ai negozi, quei negozi che nel marasma della crisi aspettano lo shopping delle feste per tirare il fiato. Ora proprio i commercianti prendono posizione. E in Consiglio di zona 6 parte l’ostruzionismo, a colpi di emendamenti. Lo ha raccontato Marta Bravi sul Giornale:

Una valanga di emendamenti per bloccare quella che è una vera e propria ingiustizia. Sarà battaglia questa sera in consiglio di zona 6 sulla delibera per i mercatini di Natale. Fratelli d’italia e Pdl hanno preparato 220 richieste di modifica. Obiettivo fare ostruzionismo e difendere i commercianti. La delibera della zona 6, come quella delle altre zone, infatti, prevede l’assegnazione di alcune vie alle bancarelle. Il problema, secondo il consigliere di FdI ed ex presidente del consiglio di zona, Massimo Girtanner è che in questa maniera si fa concorrenza sleale ai negozianti. «Oltre a quello all’ombra del Duomo, infatti, le zone concederanno tre o quattro location ognuna per i mercatini natalizi, ma così si fa concorrenza sleale ai negozi, già piegati dalla crisi. Nelle vie commerciali, via Savona, Giambellino o Lorenteggio i negozi continuano a chiudere. L’unica occasione che hanno per guadagnare qualcosa è durante il periodo di Natale. E il Comune cosa fa? – polemizza Girtanner – gli piazza tre mercatini per zona». La delibera infatti prevede l’assegnazione di tre spazi: uno in zona Navigli, in via Bergognone angolo via Tortona (area ex Ansaldo) e in via Savona angolo piazza Berlinguer.
A due passi si trova via Lorenteggio, una delle arterie commerciali principali del sud ovest della città, che riunisce un centinaio di negozi. Lorenzo Bianchi, presidente dell’associazione di via è furibondo: «La situazione è veramente difficile, solo da luglio ad adesso hanno già chiuso otto negozi, piuttosto importanti. E così sarà anche in futuro. Siamo in crisi. Nè Palazzo Marino nè il consiglio di zona ci hanno avvertito dell’arrivo dei mercatini di Natale che per noi sono deleteri. Non solo, sono stati creati con la regione dei Duc, distretti commerciali che prevedono una cabina di regia: bene, nessuno ha parlato delle fiere natalizie».

L’opposizione contesta anche il metodo usato dal consiglio di zona: «Non c’è stata alcuna condivisione con i commercianti né con i consiglieri sulla scelta degli spazi da assegnare alle fiere – attacca Girtanner – tanto che nè gli ambulanti né i negozianti sanno niente. Sarà una brutta sorpresa per tutti». Lo scenario si replica anche in altre zone, che hanno già deliberato, all’unanimità, le linee guida per i mercatini di Natale. In zona 9 sono 10 le location proposte: cavalcavia Bussa, viale Affori angolo piazza Giustina, piazza Gasparri, piazza Kaisserlian, Cassina Anna, parco Bassi – via Livigno, fermata MM3 Affori centro, piazza Gae Aulenti, piazza XXV aprile e viale Restelli. La zona 5 ne ha individuate tre: viale Beck al parco Ravizza, parco delle Cascine Rosse – via San Domenico Savio e corso Manusardi. La zona 4 ha scelto due zone centrali parco Fomentano davanti alla palazzina Liberty e corso Lodi e tre più periferiche (via Cassinari, via Lomellina e viale Lazio).

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