Ha suscitato sconcerto e indignazione l’iniziativa messa in cantiere per il Giorno del ricordo dalla sinistra che governa la Zona 3. Lo abbiamo raccontato sul “Giornale” oggi in edicola:

In barba alla ricorrenza, istituita con legge dieci anni fa, il presidente del Consiglio di zona e il suo partito, Rifondazione Comunista, hanno pensato bene di organizzare (per il 10 febbraio) un incontro che, invece di onorare la verità storica e la memoria delle tante vittime innocenti dell’odio etnico e politico, intende ridimensionare o addirittura negare quel dramma. Appresa la notizia dell’iniziativa, prevista ovviamente nella sala del Consiglio, il Comitato provinciale dell’Associazione nazionale Venezia Giulia Dalmazia, protesta e «stigmatizza l’intento dichiaratamente strumentale e provocatorio dell’iniziativa».

Il convegno vedrà la partecipazione della storica Claudia Cernigoi, «nota – dicono dall’associazione – per le sue posizioni apertamente revisioniste quando non addirittura negazioniste». La Zona 3 aveva deliberato, con i voti del Pd oltre che del centrodestra, il patrocinio a due iniziative dell’Anvgd. Ma la sinistra è uscita dall’aula. «È spiacevole constatare – aggiungono – il fatto che nonostante la coraggiosa e responsabile linea di comportamento ormai da tempo intrapresa dal maggiore partito di centrosinistra presente in Consiglio in fatto di obiettività storica sui fatti delle foibe e dell’esodo, una minoranza politica di estrema sinistra cerchi regolarmente il pretesto per infangare la ricorrenza».

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