Viale Certosa, 146. Segnatevi questo indirizzo perché qui – è il Giornale che lo ha rivelato – il Comune farà sorgere la moschea di Milano, il grande luogo di culto destinato a ospitare gli ospiti di Expo.

La mappa della zona che ospiterà la moschea

Lo abbiamo raccontato nel numero in edicola ieri, con foto e mappa della zona. L’area prescelta è quella individuata dagli artefici di questa iniziativa politico-diplomatico, i rappresentanti della Giordania, paese amico dell’Italia e punto di riferimento del mondo arabo. Lo abbiamo spiegato così:

La Giordania, in effetti, viene vista come una sicurezza dal punto di vista politico e religioso. Intrattiene ottimi rapporti diplomatici con l’Italia ed è guidato da una monarchia che gode di prestigio e considerazione che vanno oltre le dimensioni del Paese, relativamente piccolo. Basterà ricordare le visite italiane del sovrano, accompagnato dalla regina Rania, che è cittadina onoraria di Milano dal 2005, e l’ha visitata ancora nel 2009.

La ex concessionaria che dovrebbe ospitare la moschea di Milano

La casa reale giordana vanta una discendenza diretta dal profeta Maometto e questo rappresenterebbe per molti una garanzia. Secondo l’idea di Palazzo Marino, dunque, questo sarebbe un progetto super partes, in grado di andare oltre le divisioni che attraversano anche la comunità musulmana milanese e che sono alimentate anche dalle turbolente vicende che hanno agitato le piazze dell’Egitto, paese leader del mondo arabo. Si tratterebbe dunque – questa l’idea – di una soluzione in cui potrebbero riconoscersi le varie comunità cittadine, cui sarebbe comunque riconosciuto il diritto di regolarizzare e sistemare le sedi disseminate nei vari quartieri. Tutti potranno avere una sede dignitosa dunque, e magari anche costruire ex novo un edificio come quello di Lampugnano (che una parte della sinistra vorrebbe comunque agevolare), ma con tempi ordinari. In vista dell’Expo 2015, che porterà imprenditori e personalità importanti anche dal mondo arabo, la corsia preferenziale sarebbe riconosciuta al piano di viale Certosa 146. Dal consolato non rilasciano alcuna dichiarazione in proposito, ma la partita potrebbe essere questione di giorni.

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