Quarantamila o 100mila a questo punto conta poco: la Lega ha riempito piazza Duomo e quando si riempie la piazza la contabilità finisce e inizia la politica: cosa vuol fare il Carroccio? Un pilastro del centrodestra italiano che si allea con gli altri per governare il Paese oppure una sorta di “grillismo di destra” che dice no (o peggio) a tutto? E gli alleati, o ex o presunti tali, come vedono questo passaggio? Ci rispondono quattro consiglieri di zona milanesi.

La foto è di Alessandro Giacomazzi, consigliere di zona 5 della Lega

Il primo è Vincenzo Viola, capogruppo in zona 3 di Fratelli d’Italia-An, un partito che viene considerato “concorrente” della Lega sui temi dell’euro e dell’immigrazione, e che ha manifestato nello stesso giorno, contro Mare Nostrum, in Calabria: “Le due manifestazioni di Reggio Calabria e Milano – dice Viola – hanno avuto molte parole d’ordine in comune, per dire ‘basta Mare nostrum’, ma per me c’è stata una differenza fondamentale. A Milano una piazza e un corteo senza tricolore, a Reggio la Nostra Bandiera veniva portata e sventolava in alto con fierezza. Io mai, nemmeno sotto tortura, accetterei, da uomo di destra, uno striscione come quello della Lega contro la nostra patria e per la secessione”. Se si passa a una valutazione strettamente politica, alleanze e prospettive, il discorso è complesso e in evoluzione: “Ncd non si sa bene dove stia di casa, a Roma a Milano, si dovrebbe ristrutturare il centrodestra partendo dalle due manifestazioni. Ma non ritengo che la Lega abbia un primato da sventolare come baluardo del centrodestra. Occorre partire da idee e progetti. Se ci si trova d’accordo, partiamo dalle cose in comune cercando di costruire un’alleanza per Milano 2016 ma con le idee chiare. Resta il no a partiti stampelle della sinistra”.

Il riferimento ovviamente è all’Ncd. E un altro consigliere di zona, Federico Illuzzi, è vice coordinatore comunale degli alfaniani: “Vedo positivamente la grande affluenza alla manifestazione leghista – dice – nonostante ciò tra noi è la lega ci sono profonde differenze: noi in Europa apparteniamo al Ppe, loro alla destra xenofoba di Le Pen, per noi la Patria è l’Italia tutta cosi come sancito nel 1861 per loro è solo il Nord (tanto che con Putin hanno parlato solo delle azienda del nord colpite dalle sanzioni)”. “Comunque – conclude Illuzzi – siamo disposti a discutere per una possibile alleanza per mandare a casa Pisapia, vera sciagura per i milanesi”.

Un ruolo centrale in tal senso lo avrà ovviamente il maggior partito del centrodestra, Forza Italia, che non mostra problemi con la piazza piena della Lega. Un altro capogruppo, l’azzurro Simone Enea Riccò, si congratula con Salvini: “Complimenti agli amici della Lega che sono riusciti a portare in piazza così tante persone giustamente preoccupate dagli sbarchi ormai fuori controllo”. “Nella manifestazione – la lettura di Riccò – i cittadini hanno finalmente dimostrato che vogliono dire soltanto una cosa: stop. Stop all’invasione, stop a Mare Nostrum”. E ora cosa accade? Nessun problema, si lavora insieme: “La Lega è un indispensabile alleato di vecchia data, e sono felice si sia ripresa da un brutto periodo. Spero possa essere d’aiuto per rimandare a casa l’amministrazione Pisapia che sta danneggiando Milano”.

Al lavoro contro la sinistra. Il leghista Alessandro Giacomazzi sembra starci senza dubbi, o quasi: “La manifestazione è stata una bella prova di forza della Lega Nord e di Salvini – premette – una dimostrazione per i futuri alleati e per la sinistra”. E come sarà indirizzata questa forza? “Dal mio punto di vista – riflette – chi appoggia i nostri programmi dal livello cittadino a quello nazionale. E sempre dal mio punto di vista, adesso certe alleanze con alcuni partiti di centrodestra non sono possibili perché le azioni di governo attuali cozzano con i nostri obiettivi”.

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