Beppe Grillo ieri è tornato a occuparsi di Milano e ha iniziato a occuparsi delle comunali di Milano, previste nel 2016. Lo ha fatto a modo suo, utilizzando l’argomento del giorno – le sconvolgenti vicende di cronaca nera associate all’emergenza immigrazione – per lanciarsi in battute immaginifiche, come è stata quella di ieri sulla Milano possibile set di Tarantino: “Potrebbe girare anche dei film ambientati a Milano – ha detto il guru dei 5 Stelle – rendendola nota nel mondo come macelleria d’Europa”. Tarantino sindaco di Milano è il titolo del post.

Ma, nonostante queste spiritosaggini del comico, che non sono peraltro del tutto infondate quando denunciano uno stato di insicurezza dilagante, in realtà lo stesso Grillo a Milano pare girare a vuoto. E da tempo. Grillo ha spesso provato a mettere il naso nelle vicende milanesi – molti ricorderanno l’ironia (di grana grossa) sul nome del sindaco Giuliano Pisapia. Ma i risultati hanno lasciato molto a desiderare. I 5 Stelle hanno eletto un solo consigliere a Milano, Mattia Calise, che non ha lasciato alcuna traccia nel lavoro del Comune. Per la solitudine ma non solo: singoli consiglieri, come il radicale Marco Cappato, hanno inciso molto di più, facendo ricorso a fantasia e professionalità politica.

Calise, diciamola tutta, ha combinato poco o niente. E molti, nell’area grillina, sono evidentemente insoddisfatti del suo profitto da “portavoce” del Movimento. E probabilmente dei meccanismi di funzionamento della rappresentanza dei grillini, tutta fondata sui meet up. Questa peculiare difficoltà è andata ad aggiungersi alle peculiari condizioni politiche di Milano, dove la sinistra che sta alla sinistra del Pd oggi è particolarmente combattiva, grazie alla presenza (pro tempore a quanto pare) dell’attuale sindaco. La debolezza dei grillini a Milano (ma anche in Lombardia) viene confermata puntuale a ogni appuntamento elettorale.

E mentre i grillini ufficiali girano a vuoto, intanto, gli ex grillini si danno un gran daffare. E’ nato, infatti, il gruppo “Progetto X”, promosso da una deputata, Laura Bignami, da alcuni esponenti grillini del Milanese e dal consigliere di zona Massimiliano Toscano. Il gruppo. L’idea è quella di un gruppo che coinvolga le forze oggi riunite nel gruppo di Alternativa libera (gli ex 5 Stelle) ma che vada oltre, rubando un po’ di consenso nell’area dei delusi di sinistra. Proverà dunque ad assomigliare un po’ a “Podemos”, il partito dei populisti di sinistra che ha fatto registrare un buon risultato alle elezioni amministrative spagnole.