Chi amministra Milano? Chi governa suolo pubblico, salute e sicurezza? Il Comune o i centri sociali? La domanda è meno retorica di quel che sembra, se è vero che uno dei centri sociali più noti, il Cantiere, ha messo in pista per i prossimi giorni un vero e proprio festival, in piazza Selinunte, zona San Siro, e secondo l’opposizione lo ha fatto senza chiedere permessi e autorizzazioni che ogni normale cittadino o associazione deve invece procurarsi.

Il caso è piuttosto imbarazzante, anche perché Milano deve affrontare tutti i giorni, e a tutti i livelli, la piaga dell’abusivismo, fenomeno ammantato di pretese ideologiche “di sinistra” ma che alla fine produce danni soprattutto alle persone più deboli, e nei quartieri più popolari (proprio quelli in cui il centrosinistra rischia di più in prospettiva Comunali 2016).
Il caso di piazza Selinunte è stato sollevato da un consigliere comunale di Forza Italia, Fabrizio De Pasquale, che ha presentato su questo un’interrogazione. De Pasquale chiede all’assessore competente “quali autorizzazioni sono state concesse agli organizzatori del festival per occupare le aree pubbliche e le aree verdi di piazza Selinunte e a quali tariffe”. Inoltre all’assessore alla Sicurezza domanda “per quale motivo i Vigili urbani preposti ai pareri di occupazione a concesso il benestare a una manifestazione indetta da un centro sociale protagonista di due occupazioni in zona (viale Monterosa e piazza Stuparich) e da sempre schierato a difesa delle occupazioni abusive di alloggi in tutto il quartiere San Siro”.
Infine De Pasquale interroga anche il sindaco, Giuliano Pisapia, “per conoscere quali azioni intende promuovere il Comune in difesa della legalità e del rispetto dei regolamenti di igiene, dello spettacolo, delle normative fiscaliselinunte, nel caso il Festival non fosse stato patrocinato o autorizzato dagli uffici comunali”.
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