Una sala da un centinaio di posti. Poi altre sedie, e poi altre sedie ancora e alla fine c’era ancora gente in piedi. “Sono veramente felice per questa risposta” dice Alessandro Litta Modignani, radicale, ex consigliere regionale e ora fondatore di quella che, appena nata, è già la più grande associazione pro-Israele in Italia, l’associazione milanese che è stata presentata al teatro Franco Parenti.  “In poco più di un mese abbiamo superato di slancio la soglia simbolica dei 100 iscritti – spiega Litta Modignani, che si definisce “presidente pro tepore”. Gli iscritti all’A.M.P.I. sono milanesi di ogni appartenenza politica, credo religioso, orientamento culturale ed estrazione sociale. Ebrei, cristiani e musulmani, credenti e non credenti, uomini e donne accomunati da un unico ideale: difendere il diritto all’esistenza dell’unica democrazia del Medio Oriente, lo Stato di Israele, minacciato fin dalla sua nascita dal nazionalismo arabo, dal fondamentalismo islamico e dal fanatismo terrorista. “Contrasteremo la sciagurata e malevola campagna di boicottaggio economico anti-israeliano – ha detto ancora Litta – e cercheremo di descrivere una realtà diversa da quello dipinta dalla propaganda ostile, piena di pregiudizio e di odio. Spiegheremo la storia, la geografia, la vita civile e sociale di Israele per quella che è, per ristabilire la verità e sconfiggere le menzogne”. “Vogliamo dare vita a un’associazione laica, pluralista, aperta, democratica e liberale – ha detto Litta – animata da dialogo, tolleranza e rispetto per le opinioni di tutti”.

Scelti i presidenti onorari (non previsti da statuto). Confermano la trasversalità dell’iniziativa. Sono Franco Debenedetti (ex senatore PD), Andrea Orsini, liberale ed ex depurato di Forza Italia e infine Lorenzo Strik Livers, anima del partito radicale milanese. Per la prima, l’associazione aveva invitato il sindaco, Beppe Sala, e il leader dell’opposizione in Consiglio, Stefano Parisi. Sala ha mandato un messaggio non di circostanza: “Sono trascorse poche settimane dal mio viaggio in Israele, durante il quale ho incontrato il Sindaco di Tel Aviv, Ron Huldai, e quello di Betlemme, Vera Baboun. Entrambe le città sono gemellate con Milano. Ho avuto l’ennesima e personale conferma del fatto che Israele è una realtà unica e preziosa per tutti non solo per il proprio passato ma soprattutto per la spinta verso il futuro che si esprime nella cultura, nella ricerca scientifica, e in un fortissimo tasso di innovazione a tutti i livelli. E’ una caratteristica che fa sentire di casa a Milano molti amici israeliani. Milano è una delle città europee che più hanno costruito spazi di dialogo tra Israele e le diverse espressioni del mondo arabo. Vogliamo continuare così con immutata ostinazione, senza propaganda, e con una determinazione laica, democratica, concreta, nello stile di Milano”.

Parisi, molto vicino da sempre alla causa di Israele, si è fatto rappresentare da un altro consigliere, Matteo Forte di Milano popolare. Un messaggio è arrivato anche dall’ambasciatore di Israele Ofer Sachs.

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