Lambrate ripiomba negli anni Ottanta. Quando  i giardini della città erano invasi dalle siringhe e genitori e nonni perlustravano le aree gioco prima di permettere ai loro bimbi di entrare. Ora l’emergenza eroina sembra tornata in città, non solo a Rogoredo e dintorni dove l’anno scorso è stato abbattuto il boschetto della droga, centrale dello spaccio di eroina in città. Ora Lambrate sembra ripiombata nell’incubo degli anni Ottanta.

E’ circa un anno che il consigliere del municipio 3 Marco Cagnolati denuncia i problemi di degrado, insicurezza e sporcizia che attanagliano il quartiere  alla periferia nord est, stretto tra il campo rom di via Rombon e la stazione del passante. Ora è tornato alla carica con una denuncia, indirizzata a Prefetto, Questore e Sindaco sui problemi di convivenza  del quartiere con il Sert , il servizio territoriale di cura e assistenza per le Tossicodipendenze di via Monte Nevoso. “In zona, soprattutto all’interno dei parchetti destinati ai bambini, sono state ritrovate diverse siringhe, addirittura flaconi di metadone e sono stati visti dai residenti alcune persone, presumibilmente utenti del vicino S.E.R.T. di Via Monte Nevoso, bucarsi all’interno dei giardini e spacciare/vendere/commerciare alcune confezioni di sostanze (probabilmente metadone). – si legge nella relazione di Cagnolati -. La farmacia nelle vicinanze ha confermato anche un aumento di vendite di siringhe destinate molto probabilmente a questo scopo”.

La situazione è veramente allarmante dal momento appunto che i giardinetti sono frequentati soprattutto da famiglie, nonni e nipoti, primo bersaglio delle siringhe sporche abbandonate nei prati e tra i cespugli, vicino alle fontanelle e nelle aree gioco.

“Chiedo che vengano effettuati sopralluoghi, pattugliamenti, indagini nelle aree in questione – chiede il consigliere Cagnolati – al fine di debellare questo odioso fenomeno, nonché una pulizia accurata delle aree in questione per eliminare tutte le siringhe presenti”.

 

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