Dovrebbero partire nel 2020 i lavori per la nuova biblioteca, che cambierà il volto del Lorenteggio.  I vincitori del bando di concorso internazionale lanciato dal Comune  dovrebbero presentare il progetto definitivo tra la fine dell’anno e i primi mesi del 2019. Poi Palazzo Marino aprirà la gara di appalto per i lavori e quindi si dovrebbe partire con il cantiere. Costo dell’opera circa 6 milioni di euro finanziati dall’amministrazione comunale, anche se la biblioteca rientra nel grande progetto di riqualificazione del Lorenteggio, quartiere all’estrema periferia sud ovest  finanziato anche dalla Regione Lombardia. Sono in fase di abbattimento in questi giorni gli altri due caseggiati popolari che si trovano al civico 181, il primo era stato demolito lo scorso ottobre.

La proposta, caratterizzata da un’elegante struttura a campata,  firmata da un team internazionale guidato dall’architetto Urtzi Grau, è stata selezionata tra le 201 arrivate in forma anonima attraverso la piattaforma telematica Concorrimi.it. La commissione composta da quattro membri rappresentanti del Comune , due dell’Ordine degli Architetti (Arch. Caterina Anna Bassoli, Prof.ssa Donatella Fioretti) e uno dell’Ordine degli Ingegneri (Ing. Riccardo Pellegatta) ha apprezzato nel progetto “una forte riconoscibilità che interpreta in chiave contemporanea l’identità storica del quartiere”.

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“L’intento di questo concorso era realizzare una biblioteca di alta qualità progettuale in un quartiere di periferia, perché il tema del bello deve riguardare tutta la città e non solo una parte – commentano  l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran, Gabriele Rabaiotti ai Lavori pubblici, Filippo Del Corno titolare alla Cultura –. Il rilancio del Lorenteggio passa anche dall’investimento sulla cultura e, attraverso questa, dall’aumento delle opportunità che sapremo offrire ai suoi abitanti, a partire dai più giovani e dai più piccoli. Vogliamo che Lorenteggio sia il luogo a Milano in cui si inaugura una nuova concezione di biblioteca, multiservizio, capace di rispondere ai molti e diversi bisogni dei cittadini, attenta a dare spazio alle domande individuali e dei gruppi, disponibile ad ospitare le comunità che qui abitano e a farle partecipare attivamente. L’obiettivo più generale è il rafforzamento del sistema dei servizi per il quartiere e per la città, che comprende il mercato, il centro per la comunità e le realtà locali, il verde e appunto la nuova biblioteca: un’infrastruttura cui appoggiare il percorso di rigenerazione dell’intero quartiere popolare e in grado di qualificare il suo sviluppo futuro”.

La struttura è disposta su due livelli: la prima pianta è sviluppata ad archi, con l’obiettivo di estendere idealmente lo spazio pubblico all’interno della biblioteca, la seconda si sviluppa verso l’alto ed è ricoperta da ampie cupole che rendono gli spazi naturalmente luminosi. Al piano terra è prevista l’area Forum, con spazi gioco e lettura per bambini e famiglie, una sezione dedicata alla musica e ai nuovi media e un’ala per i giovani con postazioni internet. Al primo piano, invece, raggiungibile attraverso due scale e un ascensore, l’area Lab è studiata per dare spazio alla creatività e attività di formazione, mentre l’area Lib comprende la sala studio e gli scaffali di narrativa e saggistica. Questa organizzazione assicura che i programmi possano funzionare in maniera indipendente, permettendo che ogni area possa restare aperta al pubblico anche quando le altre sono chiuse per mezzo di pannelli mobili. Gli ampi archi del piano terra funzionano come un’infrastruttura urbana di uso pubblico e si aprono sulla grande area pubblica antistante la biblioteca, dividendola idealmente in tre settori paralleli: una piazza che connette la vecchia biblioteca con il mercato comunale, un’area verde adatta ad ospitare attività come pic nic e cinema all’aperto , un’area gioco. L’integrazione tra i tre settori è garantita dalla presenza di nuovi alberi, dalla ricollocazione di alcuni di quelli esistenti, dalla pavimentazione omogenea, dall’illuminazione e dall’arredo urbano.

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“La nuova struttura – afferma Paolo Mazzoleni, Presidente dell’Ordine Architetti Milano – sarà non solo un luogo di lettura, ma avrà funzioni civiche più ampie. Nel segno dell’aggregazione e della coesione comunitaria. Lo strumento del concorso internazionale si è rivelato, ancora, adatto a coniugare e tradurre in concretezza le esigenze di buona progettazione e larga partecipazione. In quest’ottica, confidiamo in nuove occasioni di collaborazione con questa Amministrazione”.

La logica strutturale della nuova biblioteca è concepita in relazione all’efficienza energetica e al minimo impatto. L’illuminazione artificiale, completamente a led, si alterna a quella naturale , che al piano terra penetra tra gli archi, formando giochi di contrasto e colore che accompagnano l’architettura dell’edificio: le tecnologie utilizzate permettono la regolazione della luce artificiale rispetto all’intensità di quella naturale. La realizzazione della facciata con pannelli di policarbonato multistrato garantisce l’isolamento acustico necessario.