Un incontro straordinario, con una personalità di incomparabile statura morale e spessore intellettuale. A Milano, prima che si concludesse la sua vita terrena, era possibile anche per un giovane cronista avere l’onore di incontrare Gabriele Mandel Khan. Fu possibile in una giornata di febbraio di 4 anni fa in cui la città era bloccata da mezzo metro di neve. Mandel era il vicario generale dei Sufi, i “frati” musulmani che da secoli conservano e tramandano l’’islam più puro e autentico. Abitava in un normalissimo appartamento nella semi-periferica viale Piceno, sommerso dai suoi libri. Tutt’altro che ordinaria era la sua biografia. Discendente […]