Marco Pannella il gigante, lo statista, il profeta dei diritti civili. Ha ricevuto elogi sperticati, riconoscimenti generosi e giusti, il leader dei radicali, morto a 86 anni dopo una vita di battaglie. E il suo movimento ha finalmente meritato analisi serissime. La “quercia caduta” dunque era buona, grande e viva. E a sinistra se ne sono accorti. Reazione comprensibile, amplificata dall’effetto dei social network, che inducono alla commozione momentanea, alla fiammata emotiva, al coro dei “riposi in pace”. Su facebook, in questi giorni, i pannelliani hanno sfiorato la maggioranza assoluta, ma è forte il rischio dell’ipocrisia, dell’unanimismo senza autocritica, dell’elogio funzionale a nuovi oblii. Anche […]