A dicembre, come succede spesso durante l’anno, nelle zone appenniniche nevica. Talvolta sono pochi centimetri, talvolta molto di più, arrivando fino al metro d’altezza. Sta di fatto che, come è normale che sia, sull’appennino umbro-marchigiano la neve scende ogni anno.

Ogni anno però succede la stessa cosa: bastano 10 cm di neve, ed interi comuni rimangono per giorni senza elettricità. Ora capiamo tutte le difficoltà di intervenire in piccoli comuni montani, ma non è possibile che queste zone siano cosi bistrattate. Dopo il terremoto, intere comunità sono state abbandonate in casette provvisorie senza nessuna rassicurazione sul futuro. Interi paesini destinati a scomparire per la dura legge della demografia: gli anziani muoiono ed i giovani scappano. Ora ci si mette anche l’incuria nel risolvere i problemi di una rete elettrica ballerina.

La politica ovviamente sta zitta: cosa volete che importi di “quattro montanari” che vivono in casette prefabbricate senza corrente elettrica? D’altro canto, sono talmente pochi voti e non vale nemmeno la pensa impegnarsi per risolvere quei problemi, giusto?

 

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