No alla richiesta della famiglia Regeni di ritirare l’ambasciatore da Il Cairo

La politica estera non è roba per menti e cuori deboli. In politica estera conta o essere un ottimo broker oppure vincere, il resto sono chiacchiere per idealisti senza speranza. Non vorrei mai essere nei panni della famiglia Regeni, e non posso neanche capire il dramma di dover riconoscere il corpo di un figlio straziato dalle torture. Però siccome esiste anche la Ragion di Stato, trovo impossibile accontentare il desiderio della famiglia Regeni di richiamare il nostro Ambasciatore da Il Cairo. Farlo poi nello stesso momento in cui Macron da la Legion d’Onore ad Al-Sisi è da sconsiderati. Chiariamoci: Al-Sisi […]

  

Vietato dire “quel ragazzo nero”, sennò sei razzista!

Un arbitro può perdere il lavoro perchè ha detto “ragazzo nero” ad un ragazzo nero? Si, ovviamente. E’ successo nella partita tra PSG e Basaksehir, una squadra turca il cui proprietario è niente poco di meno che Erdogan. Il quarto uomo Sebastian Coltescu, dimenticandosi il nome del vice allenatore del Basaksehir che si stava dimenando troppo in panchina, ha comunicato all’arbitro il nervosismo del vice apostrofandolo con “quel ragazzo nero”. Ora, il vice allenatore era tutto imbacuccato e si vedeva solo il suo viso, quindi il quarto uomo, di istinto, ha detto quelle parole. Vi sarete sicuramente trovati nella situazione […]

  

L’Italia è uno stato sovietico e sprecherà i soldi del Recovery Fund

Io sono sempre stato scettico sul Recovery Fund. Per me proprio tutta l’architettura dei fondi europei vincolati a progetti strampalati mi è sempre sembrata una roba da psichiatria. L’idea di mandare miliardi ogni anno a Bruxelles per farne venir giù di meno e vincolati è una cosa che non mi ha mai convinto e mai mi convincerà. Quest’estate quando tutti strombettavano per il Recovery Fund, io e qualche amico eravamo gli unici a urlare ai 4 venti che tutta quella vagonata di fantastiliardi sarebbe arrivata tardi, tardissimo e con mille lacci e lacciuoli. Ovviamente avevamo ragione. Il piano messo a […]

  

Agli italiani la libertà non piace proprio per niente!

Ormai siamo arrivati al punto di nor ritorno. La politica, la TV e i medici ci hanno talmente bombardato con allarmismi e catastrofismi che ormai la propaganda è entrata sotto la nostra pelle. Il popolo italiano, come una spugna, ha assorbito tutto la gigantesca macchina della paura imbastita negli ultimi mesi. Siamo arrivati al punto che ormai qualsiasi assembramento, magari meglio se fatto da giovani, viene tacciato come un cluster di contagio. C’è una banda di zelanti cittadini, politici, giornalisti, attivisti e blogger che sono pronti a puntare il loro ditino con fare minaccioso e dire una cosa che recità […]

  

Vaccino, Brexit e l’ipocrisia dei megafoni governativi

Sui vaccini c’è un cortocircuito da far accapponare la pelle. Ora, il parere degli scienziati sul vaccino è difforme, e sicuramente la velocità dello sviluppo e l’ansia di distribuirlo certo non giovano alla tranquillità delle persone. Crisanti si è subito dimostrato scettico, e dati i trial clinici nemmeno lui se la sentirebbe di farlo. Ora, come fanno i saccentoni semicolti ad attaccare le persone normali che, bombardate da notizie ogni santo giorno, sono scettiche sul vaccino anti-COVID? No, le Selvagge Lucarelli di turno e tutta la ciurmaglia di megafoni governativi vi diranno che siete degli analfabeti funzionali, dei boomer, dei […]

  

I disastri dell’OMS in Italia: il caso di Ranieri Guerra

Ti dicono di fidarti della scienza, e che se hai dei minimi dubbi sei sicuramente un complottotista e un negazionista da mettere a tacere e da mettere alla gogna pubblica. Se poi critichi l’OMS diventi un reietto trumpiano. Odi di giubilo si sentono in giro dopo che Biden ha annunciato la sua intenzione di far rientrare gli Stati Uniti nell’Organizzazione Mondiale (o Cinese, forse) della Sanità. Succede poi in Italia che un alto dirigente dell’OMS, Ranieri Guerra, fosse responsabile dal 2014 al 2017 della revisione del piano pandemico italiano, fermo al 2006. E’ successo che Guerra non ha fatto nulla […]

  

Morte a Teheran: Bibi e Donald ricordano a Sleepy Joe che sull’Iran non si torna indietro

Le immagini sono di quelle crude, che ti fanno vedere che bolgia di potere, armi e violenza sia il Medio Oriente. Dove non c’è spazio per la debolezza e per il “multilateralismo”: si avanza per conquistare la migliore posizione negoziale, si usa la violenza e poi ci si mette a tavolino. Hanno appreso il machiavellismo meglio di noi, su questo non c’è nessun dubbio. Come non c’è nessun dubbio che la vera guerra, sebbene per ora mai combattuta ma sempre minacciata, è quella possibile tra Iran e Israele. Durante gli anni di Donald Trump, l’asse con Bibi Netanyahu si è […]

  

Grillini finanziati da Philip Morris: hanno la faccia come il ****

Partiamo dal presupposto che se l’attività di lobbying è fatta alla luce del sole, non c’è nessun problema di sorta. Fa parte del gioco democratico rappresentare gli interessi di specifici gruppi, e solo gli ingenui non lo capirebbero. Ora però il Movimento 5 Stelle, negli scorsi anni, ci ha letteralmente frantumato gli zebedei con la storiella dei partiti tradizionali servi di quella o quell’altra lobby, creando intorno a loro una sorta di aura di purezza e moralità quasi fanciullesche. Hanno urlato nelle piazze, hanno orchestrato campagne di fango contro tutto e tutti. Poi la realtà bussa alla porta, arrivi in […]

  

Forse arriva la pace fra Israele e Arabia Saudita…prima che arrivi Sleepy Joe

Trump è stato un grande presidente, soprattutto in politica estera. Suo è il merito degli Accordi di Abramo, che hanno messo intorno ad un tavolo di pace Israele, Emirati Arabi Uniti e Bahrein (sotto l’egida degli Stati Uniti di Donald Trump). Gli Accordi di Abramo hanno rappresentato un cambio di paradigma nella politica mediorientale degli States, non più poliziotti dell’area bensì peace makers, costruttori di pace. Israele ne ha beneficiato, le monarchie del Golfo anche. I palestinesi sono stati messi di fronte alla cruda realtà delle molteplici sconfitte militari e della loro classe dirigente corrotta. Uno sconfitto non può sedersi […]

  

Re Artù nero va bene, ma il sosia di Ghali con la faccia scura a “Tale e Quale Show” è razzista

Il politicamente corretto è una brutta bestia. Prima abbiamo Big Tech che censura i post di Trump sui risultati elettorali americani e qua in Italia, più in piccolo, Ghali si lamenta per la “Black Face” di Sergio Muniz (che confesso di non conoscere) a “Tale e Quale Show”. Ghali dice che “bastava l’autotune e un bel look…per imitare me o altri artisti”. Ghali parla del fenomeno della “BlackFace”, ovvero lo scurirsi la pelle con il trucco per imitare persone di colore. Infatti, nell’America dei primi anni ’20 del 900, gli attori bianchi erano soliti scurirsi la pelle per interpretare personaggi […]

  

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