Era Marzo di tre anni fa, e l’ambasciatore americano a Roma Philipps sosteneva che l’Italia dovesse inviare 5000 uomini in Libia. Gli Stati Uniti d’America ci chiedevano, senza troppi giri di parole, di prendere il comando militare di una missione di stabilizzazione in Libia, boots on the ground e cartucciere piene, pronti a sparare. Come descrisse magistralmente Mario Sechi in questo articolo, l’Italia aveva una voglia matta di protagonismo in Libia e Renzi aveva il petto gonfio per via dell’endorsement di Obama. Come succede spesso, però, il nostro paese si è tirato subito indietro, un po’ perchè mandare 5000 uomini […]