Ma allora Michael Jackson non era un pazzo spendaccione
Ma allora ci hanno preso in giro. Anzi, ci siamo presi in giro noi giornalisti che per sei mesi abbiamo blaterato sul presunto crack di Michael Jackson, morto in bolletta per far fronte, di volta in volta, a guai giudiziari, guai psicopatologici, guai finanziari e via dicendo. Proprio nel giorno in cui i suoi eredi, anzi gli esecutori testamentari, hanno stipulato un accordo da duecentocinquanta milioni di dollari con la Sony Music (di cui 200 andranno alla famiglia), basta fare due conti per rendersi conto che sull’impero di Jacko non tramonterà mai il sole. Intanto le sue società sarebbero esposte […]