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Stiamo vivendo un scontro di civiltà ma interno al mondo occidentale tra due diverse visioni della società e concezioni della vita. Da un lato i figli dell’illuminismo e della religione francese, dall’altro chi si oppone al nuovo ordine sorto dopo il 1789. Oggi più che mai, per comprendere gli attacchi terroristici come quelli di Bruxelles, è necessario interrogarsi sul retroterra che ha portato l’Europa a una situazione come quella attuale. Occorre perciò non solo approfondire la politica estera ma anche studiare le cause storiche di politica interna che hanno fatto sì che un intero continente, ritenuto il luogo per eccellenza di libertà, fosse messo sotto scacco da attentanti, minacce e azioni terroristiche. Se è facile puntare il dito contro le scellerate politiche di tolleranza, occorre andare più a fondo per comprendere il momento i cui la nostra civiltà ha issato bandiera bianca di fronte al terrorismo. Il mondo sorto dopo il 1789 si è caratterizzato per la smobilitazione di tutte le strutture che avevano caratterizzato l’ancien régime: rispetto dell’autorità, gerarchie, stretto rapporto con la religione, in poche parole una società fondata sul l’ordine e sulle regole. Dalla rivoluzione in avanti sono state messe in discussione tutte le strutture che per secoli avevamo regolato la vita della società, ogni aspetto della vita poteva essere contestato e soprattutto relativizzato.

Il relativismo ha permesso che venissero progressivamente eliminati i corpi intermedi (Chiesa, famiglia, comunità locale), fondamentali nel rapporto tra i cittadini e lo Stato. Un’eliminazione avvenuta in modo sistematico negli ultimi tre secoli facendo sì che trionfasse la concezione razionalista di un uomo sempre più invincibile grazie ai progressi della scienza che non ha bisogno degli aspetti spirituali.

La smobilitazione delle tradizioni secolari europee ha fatto sì che nascesse una società priva di valori, in cui il passato non solo è dimenticato ma rinnegato e messo continuamente in discussione. Una società che si basa non più su comunità tra loro unite ma su milioni di individualità, ciascuno con le proprie convinzioni e il diritto di renderle verità assolute.

Abbiamo permesso che valori insindacabili come la famiglia, la religione, la comunità venissero attaccati e disgregati, oggi assistiamo impreparati e sgomenti all’attacco verso l’ennesimo fondamento della nostra civiltà: la libertà.

La stessa libertà che pensavamo di tutelare facendo sì che ognuno potesse distruggere indisturbato quell’insieme di valori secolari che hanno costituito la nostra civiltà.

L’unico modo per sconfiggere il terrorismo è mettere in discussione lo stile di vita e le errate convinzioni che hanno caratterizzato negli ultimi anni la nostra civiltà, riscoprendo valori di cui pensavamo poter fare a meno ma che appartengono alla natura dell’uomo.

@francescogiub

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