Chi stupra a 16 anni vada in carcere

Ieri a Bari una ragazzina di 15 anni sarebbe stata violentata a turno da cinque suoi conoscenti, il più piccolo sedicenne il più anziano diciottenne. Tra loro il suo ex fidanzatino, che l’avrebbe attirata in trappola con la scusa di offrirle un gelato prima di abusare di lei e cederla in premio, come capobranco, agli altri lupi affamati di sesso. Questa la notizia. Sui fatti sono in corso indagini. Ma una qualche riflessione è già possibile, non fosse altro perché gli episodi di violenza, specie su adolescenti e bambine, sono in costante aumento. E’ evidente il fallimento educativo: le famiglie […]

  

Zuccaro e l’ipocrisia della politica

È vero. I giudici, ancor più se pubblici ministeri, devono (dovrebbero) parlare con gli atti. È un principio fondamentale, di civiltà ancor prima che di correttezza, che non dovrebbe avere colore politico, anche se nell’ultimo quarto di secolo la sinistra lo ha lasciato nelle mani del centrodestra nel tentativo vano di azzoppare – attraverso le Procure chiacchierone – i propri avversari politici, Berlusconi in primis. Ma si può chiedere ad un magistrato di parlare con gli atti se quello stesso magistrato lo si è convocato, in forza di una legge e dunque legittimamente ed anzi con obbligo a suo carico, […]

  

Reati in calo, ingiustizia in aumento

È notizia fresca: incontrando i giornalisti il questore di Milano s’è detto stupito del boom di richieste di porto d’armi, a suo parere ingiustificato dal momento che il numero dei reati, in realtà, è da tempo in forte, costante diminuzione. E giù dati in gran quantità, a sostenere la tesi. Ed una considerazione politica più o meno indiretta: la percezione di pericolo che l’opinione pubblica avverte sarebbe da ricondursi agli allarmismi ingiustificati di chi, strumentalmente e per interessi di parte o di partito, soffia invece sul fuoco dell’insicurezza. I numeri non si discutono, ma non sempre spiegano. Specie quando sono parziali. […]

  

Rai, ipocrisia di Stato

Chiudere una trasmissione televisiva rende più civili? Se non è troppo ardire, né offesa al comune senso del pudore, vien da chiederselo dopo la decisione della Rai di cancellare dal palinsesto Parliamone Sabato, condotta da Paola Perego, secondo i sacerdoti della morale pubblica rea di aver mandato in onda una scheda zeppa di luoghi comuni sulle donne dell’est. Detto con franchezza: quella carrellata di banalità, che sembrava essere stata spinta in tv direttamente da uno spogliatoio maschile, o da una panchina affollata da acide zitelle (in questi casi, la par condicio sessuale è d’obbligo), non meritava un palcoscenico. Non ne meritava […]

  

La mafia ha vinto, lo Stato ha perso

La mafia ha vinto. Lo Stato ha perso. Nonostante un quarto di secolo di antimafia militante. Il 21 marzo, da quest’anno e per quelli a venire giornata istituzionalmente riservata alla memoria ed al ricordo dell’impegno delle vittime di mafia, se ne tenga conto: dai giorni delle stragi ad oggi poco o nulla è cambiato. Cortei, fiaccolate, convegni, progetti per la legalità che hanno drenato risorse milionarie, persino le nuove leggi che il Parlamento ha varato ed i tanti nuovi morti che nel frattempo le cosche hanno lasciato sul selciato non hanno portato a quella svolta epocale che era lecito attendersi e […]

  

Chi va col Jihad perde i figli

Non può essere un buon genitore chi inciti alla guerra santa. All’uccisione del prossimo, se cane infedele. Alla distruzione di civiltà diverse da quella islamica. Boris Johnson lo aveva detto, ma i tromboni del politicamente corretto lo avevano subito gettato in pasto ai leoni dell’opinione pubblica quando nel 2013 l’allora sindaco di Londra, espressione del partito conservatore e solo per questo da mettere all’indice, in un’intervista al Daily Telegraph aveva avanzato una proposta semplice semplice: togliere i figli ai padri ed alle madri che li educano al fondamentalismo e al terrorismo islamico. Al cuore della proposta una considerazione. Meglio, un’incongruenza: non […]

  

Giustizia negata, vergogna di Stato

Martin per un punto perse la cappa. Lui, per una consonante, s’è fatto 20 anni di galera da innocente. Angelo Massaro aveva 31 anni quando andarono a prenderlo nella sua casa di Fragagnano, nel Tarantino. Era il 1995. Lo credevano colpevole della morte di un amico spacciatore, trovato in una pozza di sangue crivellato dai proiettili. Ucciso dal sodale per affari di droga, racconterà qualche tempo più tardi un collaboratore di giustizia. Ancor prima, fatale si era rivelata una telefonata – intercettata dalla Procura – con la quale, una settimana dopo la scomparsa del compagno pusher, diceva a sua moglie che avrebbe fatto […]

  

Togliere i figli ai mafiosi. E’ giusto?

Ci sono bambini che non diventeranno mai adulti. Invecchieranno e moriranno senza mai essere stati uomini e donne. Figli senza famiglia, resi orfani da padri e madri senza giudizio e da uno Stato che sentenzia senza riuscire a far meglio dei giudicati. Bimbi fantasma, derubati d’un futuro qualsiasi. Nei giorni scorsi il Tribunale dei Minori di Napoli ne ha presi sei – il più grande non ha ancora compiuto i 14 anni, il più piccolo ne ha 3 – e li strappati a padri e madri spacciatori di droga, salariati dalla Camorra. Tutti in comunità, fuori regione, per spezzare la […]

  

Povera squola!

Qualche giorno fa, su questo blog, ho svolto una riflessione sull’appello lanciato da 600 professori universitari per denunciare la scarsa conoscenza della grammatica da parte dei laureandi (la trovate qui: https://blog.ilgiornale.it/iacobini/2017/02/08/asini-alluniversita-bocciateli/). In molti hanno commentato pubblicamente, altrettanti hanno scritto in privato. Delle tante testimonianze ricevute, per tutte ne pubblico una che ritengo paradigmatica.  «Mi chiamo Michele […]. Sono ingegnere libero professionista dal 1982 […]. Dal 1985 al 1996 ho insegnato in scuole pubbliche e private nella mia città natale, in Piemonte. Insegnavo alle superiori le materie tradizionalmente odiate: Fisica, Matematica, Matematica Finanziaria, Matematica e Informatica. A questo proposito mi piace dare […]

  

Asini all’università? Bocciateli!

I conti non tornano. La logica nemmeno, ma quello sarebbe il meno, in un Paese coscientemente restio ai ragionamenti perché – si sa – gli scemi non vanno alla guerra. Non ci vanno neppure i 600 docenti universitari che tra spari di cannone evidentemente a salve qualche giorno fa hanno diffuso un accorato appello. Il succo? Gli studenti non conoscono la grammatica e questa sarebbe – per come in effetti è – «una tragedia nazionale». Ma qualcosa non quadra. «Circa i tre quarti degli studenti delle triennali sono di fatto analfabeti, con errori appena tollerabili in terza elementare», scrivono gli accademici. Ora, […]

  

Il blog di Gianpaolo Iacobini © 2024
jQuery(document).ready(function(){ Cufon.replace('h2', { fontFamily: 'Knema' }); }); */ ?>