È vero. I giudici, ancor più se pubblici ministeri, devono (dovrebbero) parlare con gli atti. È un principio fondamentale, di civiltà ancor prima che di correttezza, che non dovrebbe avere colore politico, anche se nell’ultimo quarto di secolo la sinistra lo ha lasciato nelle mani del centrodestra nel tentativo vano di azzoppare – attraverso le Procure chiacchierone – i propri avversari politici, Berlusconi in primis. Ma si può chiedere ad un magistrato di parlare con gli atti se quello stesso magistrato lo si è convocato, in forza di una legge e dunque legittimamente ed anzi con obbligo a suo carico, […]