trumpAdesso diamoci un taglio col ‘trampismo’ italico.

È vero! Grazie a lui, ci siamo per qualche giorno sollazzati nel vedere le facce spaventate e sorprese dei commentatori ‘politically correct’. Inebetiti come non mai per l’energumeno miliardario che butta fuori a pedate ed in un sol colpo le famiglie Obama e Clinton dalla Casa Bianca. E di rimando anche quella di Bush.

Ed era da tempo che non ci divertivamo così. Guardare i finti ‘terzisti’ spaventati dall’Uomo Nero col parrucchino rosso d’ordinanza e i buonisti ecumenici atterriti dal costruttore seriale di Muri, è emozione senza pari. Abbiamo riso a crepapelle nel vedere i sondaggisti sbugiardati, la quasi totalità dei giornaloni fallire le previsioni e i politici nostrani rialzarsi di botto dopo che si erano genuflessi dinnanzi al santino di Hillary.

Ora è però tempo di fermare l’esagitato entusiasmo. Lo dico ai tanti festanti ancora in giro per il web. Fermate i cori di giubilo post-elezioni e i cortei con bandiere a stelle e strisce.

Si giudichi Trump dagli atti politici; quelli concreti. Per ora, il teatrino della politica ci ha fatto vedere le ‘prove generali’ ma il debutto della compagnia avverrà nei prossimi giorni. Solo allora sarà svelato l’arcano. Aspettiamo che entrino in scena Trump e i collaboratori; che si delineino le scelte di politica estera ed economica; che insomma, si faccia politica per davvero.

Ci siamo fatti quattro risate ma è tempo di ritornare alla realtà.

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