Russolo, Carr_, Marinetti, Boccioni e Severini a Parigi per l'inaugurazione della prima mostra del 1912

Vi fu pure un tempo – breve, brevissimo – in cui la Rai riuscì a ”mettere sul mercato” dei Vhs (che, come me, in tanti comprarono) con i profili e l’opera di intellettuali ed artisti del secolo scorso, non ascrivibili alla solita cricca progressista.

Il progetto si chiamò “Intelligenze scomode del ‘900” ed in ognuna di quelle videocassette veniva ripercorso l’itinerario culturale e politico di personalità straordinarie. Su tutte ricordo Marinetti, Gentile, Alessandro Blasetti, D’Annunzio, Curzio Malaparte, Ezra Pound, Jünger, Schmitt e Louis-Ferdinand Celine.

Fu una iniziativa piccola, limitata, parziale ma fortemente simbolica.

Ecco… modestissimo appello alla Rai di Marcello Foa e di Giampaolo Rossi…attendiamo con fiducia.

Attendiamo con fiducia che venga ripresa quella strada, magari questa volta con approfondimenti tematici, programmi ad hoc, documentari non in tarda notte, ricordi per anniversari e ricorrenze particolari… e chissà, …. anche in qualche Tg nazionale, perché bisogna agire nel concreto. Se oggi la vera trasgressione, l’unica rivoluzione, è la difesa del concetto di identità in ogni sua declinazione, queste sono le premesse da cui partire. Non ve ne sono altre. Altrimenti si rimane nel campo della demagogia e della retorica.

Peraltro, i nomi poc’anzi citati, insieme a molti altri, rappresentano una fonte inesauribile di materiale anche per capire il nostro tempo. Non sono dei santini da mettere in mostra in qualche presentazione di libri o noioso convegno cripto-accademico perché, nella maggior parte dei casi, sono personalità che hanno avuto capacità profetiche su temi attuali come la globalizzazione, il tramonto della politica, il dominio della tecnica e della economia.

Visto, allora, che con i talk-show politici l’andazzo è sempre quello del teatrino e nessuno ”mette mano” ad una riorganizzazione (ed uso un eufemismo) in modo da variare lo schema ed alzare il livello, puntiamo sulla cultura, sull’arte, sulle lettere. Abbiamo materiale a iosa. Temi vecchi  e nuovi elaborati e analizzati in ogni loro più piccolo anfratto dai maggiori pensatori del passato recente.

Ricordo quando Giovanni Raboni… Giovanni Raboni, e non Pinco Pallo, sul Corriere della Sera (27 marzo 2002), se ne uscì con l’articolo «I grandi scrittori? Tutti di destra», citando decine e decine di intellettuali messi all’indice perché non ”allineati”.

E allora si riparta da lì. Si agisca! Si osi!

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