Muoversi lungo le traiettorie di pensiero di Julius Evola, vuol dire intraprendere un cammino costellato di simboli, allusioni, neologismi, metafore, ma avulso da una vera ricognizione sul suo conto e su faccende più ordinarie. Il cammino del cinabro fu un’autobiografia intellettuale che tentò di mettere sistemazione tra i suoi scritti e di svelare punti di vista che non fossero relativi al solo pensiero ma che, nonostante le buone intenzioni, restò imprigionato anch’esso nell’esegesi filosofica. Qualunque annotazione ulteriore alla speculazione intellettuale sembrava funzionale alla declinazione delle sue teorie e anche qualche fugace deriva intimistica lasciava trapelare ben poco della vita dell’autore. […]