Alle Olimpiadi è un ammiccamento continuo. Segno dei tempi. Tutti a farsi selfie e a strizzare l’occhio al fotografo di turno un attimo dopo il fine gara. Riviste cartacee e giornali on line ci stanno facendo strabuzzare gli occhi collocando in ogni perimetro di pagina atlete ed atleti di ogni parte del mondo in posizioni tipiche da starlette televisive e da calendario sexy. Addominali scolpiti e gambe sinuose si sprecano. Per carità, tutto lecito, soprattutto trattandosi di giovani donne e uomini nel pieno della loro esplosività e bellezza. Eppure c’è un effetto straniante; qualcosa che non torna. Quattro anni di […]