Cos’è la destra?

        Chiedersi cosa sia la destra, due decenni dopo l’inizio del terzo millennio, può risultare esercizio sfiancante per gli analisti e soporifero anche per il lettore più diligente e appassionato. Il buon Prezzolini, mezzo secolo fa, tirò fuori con l’acume che gli era proprio una sintesi analitica perfetta che si fa fatica ancora oggi a confutare. A chi gli chiedeva quante fossero le destre, rispondeva laconico e irridente: «Sono tre, trentatré o trecentotrentatré»… e, in fondo, a restare su questi paradigmi, potremmo replicare ciò che si va dicendo da tempo immemore e che nella sua asciutta naturalità […]

  

I grandi scrittori? Tutti di destra

Nicola Lagioia, direttore editoriale del Salone del Libro, lo dice a chiare lettere. O meglio, lo fa intendere, ma in maniera abbastanza chiara: anche quest’anno sarà un fortino auto-celebrativo per la cultura progressista. E ne fa addirittura una questione di quote. A leggere la realtà, ogni dieci scrittori, a suo dire, ben otto sarebbero progressisti, i restanti due conservatori, anarchici di destra o similari. Per tale motivo, ha sentito la necessità di invitare solo uomini di cultura dichiaratamente di sinistra e fare ”selezioni all’ingresso”. Non entriamo nel merito di questa stantia differenziazione; tuttavia, a Lagioia, rispondiamo con una articolo di […]

  

Consiglieri Rai, ricordate Raboni?

Vi fu pure un tempo – breve, brevissimo – in cui la Rai riuscì a ”mettere sul mercato” dei Vhs (che, come me, in tanti comprarono) con i profili e l’opera di intellettuali ed artisti del secolo scorso, non ascrivibili alla solita cricca progressista. Il progetto si chiamò “Intelligenze scomode del ‘900” ed in ognuna di quelle videocassette veniva ripercorso l’itinerario culturale e politico di personalità straordinarie. Su tutte ricordo Marinetti, Gentile, Alessandro Blasetti, D’Annunzio, Curzio Malaparte, Ezra Pound, Jünger, Schmitt e Louis-Ferdinand Celine. Fu una iniziativa piccola, limitata, parziale ma fortemente simbolica. Ecco… modestissimo appello alla Rai di Marcello […]

  

Per una legislatura costituente. Appello a tutta la classe politica

Le elezioni politiche del 4 marzo ci consegnano un parlamento diviso in tre blocchi distinti con una previsione di seria e duratura governabilità vicina allo zero. E ogni sorta di alleanza, seppur prodigiosamente raggiunta, sembrerebbe posticcia agli occhi di qualunque cittadino, soprattutto se si riutilizzassero schemi da Prima repubblica (‘‘Governo della non sfiducia’’, ‘‘convergenze parallele’’, eccetera ) o gli abituali espedienti raccattando ‘responsabili’ di ogni colore politico pronti a correre in aiuto del vincitore.  Qualsiasi combinazione che preveda l’alleanza tra due blocchi, lasciando il terzo all’opposizione, rischierebbe di ridimensionare in maniera drastica il futuro capitale elettorale del più forte dei […]

  

La destra di Prezzolini

Quella che segue è una parte della introduzione di Gennaro Malgieri al mio libro su Giuseppe Prezzolini, uscito qualche giorno fa per le edizioni Historica (http://www.historicaedizioni.com/libri/giuseppe-prezzolini/). *** Se si volesse individuare il precursore del cosiddetto “politicamente scorretto” sarebbe obbligatorio risalire a Giuseppe Prezzolini. Non soltanto tenendo presenti le sue opere, ma soprattutto la sua vita. Con l’infaticabile ricerca su se stesso e in mezzo agli altri, senza mai estraniarsi da eventi che sono stati epocali e avvicinando figure che hanno “costruito” il Novecento, Prezzolini ha realizzato l’ideale dell’uomo e dell’intellettuale controcorrente nel fiume di una modernità che nella verde età […]

  

Catalogna, destra e ‘piccole patrie’.

Ogni giorno ha la sua pena e così scopriamo che il fronte sovranista, una volta asserita e sostenuta in ogni sede, una generale concordanza sui temi dell’immigrazione e della sicurezza, si spacca invece sulla politica estera. Non lo fa sotto il profilo politico. Siamo sotto elezioni e, di conseguenza (e per quanto possibile) i vari leader pur cercando di tirare acqua al proprio mulino, proveranno a far apparire il fronte anti sinistra strategicamente compatto. La ricerca del consenso appianerà in superficie ogni differenza ma n mano che ci avvicineremo al voto. A scandagliare bene negli incavi più interni di talune […]

  

Gioventù nazionale, tocca a voi!

Amici di Gioventù Nazionale la vostra Nota Ufficiale in risposta ad un mio articolo (A destra, giovani fighettini?) apparso su questo Blog iniziando con un Caro Luigi Iannone e finendo con una citazione di Tolkien mi predispone in maniera benevola. Significa che, seppur per qualche secondo, sono riuscito nell’intento di smuovere le acque. Tuttavia alcune cose sono state mal comprese. Innanzitutto, il titolo si chiude con un punto interrogativo. Elemento tutt’altro che irrilevante. Vale a dire: non ho certezze apodittiche sul fatto che i giovani di destra possano essere dei ‘‘fighettini’’, cioè dei politici in sedicesima che aspettano solo il […]

  

A destra, giovani ‘fighettini’?

Atreju, la tradizionale festa di Fratelli d’Italia, quest’anno non si è tenuta. Nessuno fino ad oggi ha fatto commenti per via della concomitante gravidanza di Giorgia Meloni che si presume esserne la causa. Era indelicato e scorretto tirare delle stilettate a una giovane donna nella fase più delicata ed esaltante della sua vita; e così è stato. Tuttavia, dopo aver fatto gli auguri a lei e alla piccola Ginevra, nata da qualche giorno, non posso esimermi dal fornire qualche considerazione. Adesso lo si può, e lo si deve fare. Ma la faccio nei confronti dei giovani che con sacrificio e […]

  

Moderati, questi ‘conosciuti’

Il moderatismo non possiamo debellarlo. Non c’è nulla da fare. Ti prende dalle viscere e poi risale fino al cervello. In talune epoche si è provato pure a contenerlo ma, come l’araba fenice, riprende vita nel momento in cui sembra eclissarsi. È putrida degenerazione del machiavellismo; che è già esso stesso forma regredita del pensiero del ‘’Segretario fiorentino’’. Ricerca continua del compromesso al ribasso e di opzioni che non scontentino nessuno; rinuncia alle scelte nette e gradimento verso quelle melliflue e lenitive. Un morbo divenuto anche ‘forma mentis’ di una comunità nazionale e col quale bisogna convivere. Come le ferite […]

  

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