L’elezione dei presidenti di Camera e Senato ci consegna una condizione politica con inediti riposizionamenti partitici e di singole leadership. M5S e Lega, considerati dalla stampa movimenti populisti e antisistema (ma la Lega governa gran parte del Nord da una ventina d’anni e i Cinquestelle la capitale d’Italia e Torino!), quindi poco propensi alla sfiancante dialettica parlamentare, hanno adottato con eccellente, e per certi versi insperato acume tattico, tutti gli strumenti per raggiungere un traguardo condiviso. Lo hanno fatto con qualche azzardo e furbizia e, nel caso della Lega, con una fuga in avanti che ha rischiato di fare […]