Lo aveva creato lui, nel 1970, il termine «radical-chic». Fino ad allora, condensato in una pruriginosa selva di aggettivi e di lunghe elucubrazioni derivanti dall’incandescente magma liberal-progressista ma, per chi avesse sensibilità fuori dall’ordinario, con tentacoli sempre più pervadenti con i quali iniziava a mordere il buon senso, le tradizioni, il profondo legame tra il singolo individuo e i valori ricavati dalla quotidianità, dalle consuetudini e abitudini familiari e sociali. Tom Wolfe è morto a New York all’età di 87anni dopo aver attaccato tutti i pilastri del politicamente corretto e smascherato con elegante violenza verbale le sue estensioni in superficie. […]