Una scorsa rapida alle pagine de L’individualismo statalista (Liberilibri) di Giancristiano Desiderio solleticherebbe impressioni sbagliate e ce lo farebbe inserire nella folta schiera del fronte qualunquistico: <<confesso a Dio onnipotente e a voi fratelli lettori che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni – come tutti voi – ma mi sono ravveduto e per la politica non nutro più da tempo alcun interesse>>. Leggere poi, in premessa, che bisogna tenersi lontano <<dalle idiozie della politica di destra e di sinistra e di centro e dei leghismi e dei grillismi>> ne darebbe ulteriore conferma. Ma la scrittura schietta non […]