Rivoluzione conservatrice è tra gli ossimori più intriganti prodotti dalla filosofia politica ed è quello che resiste con maggiore efficacia. Ostile alla Repubblica di Weimar, al liberalismo, al marxismo, al parlamentarismo e alla democrazia, questo coagulo di movimenti culturali e personalità di primissimo piano (tra cui Stefan George, Moeller van den Bruck, Carl Schmitt, Oswald Spengler, Werner Sombart, Ernst Jünger,Thomas Mann), non ebbe mai una sistematicità programmatica.     Eppure, quasi tutti coloro che la animarono, pur portandosi dietro il marchio di aver creato una incubatrice per  il nazismo, riuscirono ad imporsi individualmente e a far conoscere le proprie teorie. […]