Il Manifesto di intellettuali e artisti da operetta contro Salvini spiazza, ma non merita più di qualche superficiale rigo di commento. Si pensava avessero preso coscienza del malessere collettivo (che poi, può pure tramutarsi nella misera lotta per il quotidiano consenso politico, in demagogia populistica, e in contesa per un punto in più di sondaggio… ma rimane pur sempre malessere) e invece non è stato così. Perché Salvini c’entra poco. Sta cavalcando (e in parte agitando) un’onda che montava da tempo. Se non ci fosse stato lui, l’avrebbe cavalcata qualcun altro. Ma l’onda era già partita e strutturatasi intorno ad […]