Cara senatrice Segre, Lei merita un rispetto profondo, non convenzionale e di prammatica. Lo merita la sua storia personale e il ricordo di tragedie e umiliazioni che hanno lasciato un segno nella carne e nell’anima. Ed è comprensibile che, nel suo primo intervento, abbia voluto rilanciare ancora una volta quel grido che è, allo stesso tempo, di dolore e di speranza.  Io però non sono abituato a prendere vie traverse. E perciò Le dico che trovo allarmante che non ci sia un solo organo di stampa o un politico di qualsiasi colore che si discosti di una virgola, non da […]