C’è poco da fare, è la moda del momento. Ormai è rincorsa a definirsi ‘sovranisti’. Chi si ferma è perduto e chi non lo dice è un traditore della Patria. Oltretutto siamo già ai ‘sovranisti 3.0’, quelli che sentono naturalmente bislacca ogni ipotesi non nazional-popolare e tentano di spingersi all’indietro, ancor oltre la trimurti del ‘Dio, patria, famiglia’; forse ai principi del medioevo e prima ancora. In tutta questa babele c’è però un ”non detto”. Rimanendo nel cielo delle elucubrazioni populistiche e negli elementi fattuali si corre seriamente il pericolo di scostarsi da una realtà tanto banale quanto a portata […]